Combattere l’affaticamento primaverile: una guida nutrizionale

Combattere l’affaticamento primaverile: una guida nutrizionale

La primavera, pur portando giornate più lunghe e soleggiate, può sorprendentemente causare stanchezza. Il nostro metabolismo, dopo il riposo invernale, richiede un apporto nutrizionale diverso, focalizzato sull’energia immediata piuttosto che sull’accumulo di riserve. Per contrastare la spossatezza, è fondamentale evitare cibi ipercalorici e ricchi di grassi saturi e zuccheri raffinati, come insaccati, formaggi grassi e dolciumi. La chiave risiede nei micronutrienti: vitamine e minerali. Alimenti come carne bianca (pollo, tacchino, coniglio), ricchi di tirosina, vitamine del gruppo B e sali minerali, contrastano la fatica e supportano lo sforzo fisico. Il salmone, con le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, è un’altra eccellente scelta. I carboidrati complessi, come quelli presenti nel pane integrale (più ricco di fibre, vitamine del gruppo B, ferro e calcio rispetto al pane bianco), forniscono energia a rilascio graduale. Lo yogurt favorisce il recupero dopo l’attività fisica, mentre i peperoni, ricchi di vitamine C, E e B, minerali e oligoelementi, offrono un’azione energizzante con pochissime calorie. Verdure a foglia verde (spinaci, rucola, bietole) apportano vitamine A e C, combattenti naturali della stanchezza. La frutta secca ottimizza l’utilizzo dell’energia, l’anguria reintegra elettroliti e vitamine, e i mirtilli, grazie al loro apporto di antiossidanti, vitamina C e fibre, contrastano anche l’affaticamento visivo. Infine, acqua e limone, idratanti e antinfiammatori, e il caffè, con le sue proprietà stimolanti e antiossidanti, completano un regime alimentare energizzante.