L’Anno Internazionale dei Legumi: Un Tesoro Nutrizionale e Ambientale

Nel 2016, le Nazioni Unite hanno dichiarato l’anno internazionale dei legumi, sottolineando l’importanza di questi alimenti nella storia umana e nella sicurezza alimentare globale. Reperti archeologici, dalle tombe egizie agli scritti di Omero e all’Antico Testamento, testimoniano la coltivazione di legumi fin dall’antichità; gli Aztechi e gli Incas, ad esempio, sono riconosciuti tra i primi coltivatori di fagioli. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), con sede a Roma, ha guidato iniziative per promuovere il valore nutrizionale dei legumi. In Italia, i più comuni sono fagioli, piselli, lenticchie, fave e ceci, mentre lupini e cicerchie sono meno diffusi. La famiglia delle leguminose comprende anche soia e arachidi. Ricchi di proteine vegetali, più facilmente digeribili di quelle animali, i legumi rappresentano un’ottima fonte di nutrienti, anche se la loro qualità proteica è inferiore rispetto ad altre fonti; per questo è consigliato un consumo abbinato a cereali. Piatti classici come pasta e fagioli, pasta e ceci o pasta e lenticchie, ne testimoniano l’importanza nella dieta tradizionale italiana. I legumi sono considerati essenziali per una dieta sana, contribuendo a prevenire obesità, diabete, malattie cardiache e persino alcuni tipi di tumore. Poveri di grassi, privi di colesterolo e glutine (adatti quindi ai celiaci), sono ricchi di fibre, aminoacidi e minerali essenziali come calcio, magnesio, potassio e zinco. Inoltre, si conservano a lungo e con costi ridotti, minimizzando gli sprechi. Nonostante i legumi rappresentino un alimento prezioso per la salute umana e la sostenibilità ambientale, i dati FAO mostrano una diminuzione del loro consumo negli ultimi dieci anni, nonostante un aumento del 20% della produzione mondiale. L’India è il principale produttore mondiale, seguita da Canada, Myanmar, Cina e Nigeria. Nei Paesi in via di sviluppo i legumi costituiscono il 75% della dieta, a differenza dei Paesi industrializzati dove la percentuale scende al 25%. Un obiettivo chiave del 2016 è stato quello di migliorare l’intera filiera produttiva e distributiva, per garantire una maggiore accessibilità ai legumi, soprattutto nelle aree dove potrebbero contrastare la malnutrizione o il sovrappeso. Per concludere, ecco una ricetta semplice e gustosa: una zuppa di lenticchie e patate. Ingredienti: 500 gr di lenticchie lessate (oppure 2 barattoli), 3 patate medie, mezza cipolla, un rametto di rosmarino, una foglia di salvia, olio extravergine d’oliva, sale q.b. Preparazione: tritare finemente la cipolla e farla appassire in un filo d’olio. Frullare circa un quarto delle lenticchie per ottenere una crema. Aggiungere le lenticchie, 3/4 di litro d’acqua, la crema di lenticchie, le patate a dadini, il rosmarino, la salvia e un cucchiaio d’olio. Salare e pepare a piacere; se si usano lenticchie lessate aggiungere 3 cucchiai di salsa di pomodoro. Cuocere a fuoco moderato fino a quando le patate saranno cotte.