Il legame tra italiani e alimentazione: uno sguardo approfondito

Analisi comportamentali offrono preziose informazioni sulle preferenze alimentari degli italiani. Una ricerca condotta dalla Società Italiana di Scienze Sensoriali (SISS), in collaborazione con il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) e il suo Centro Alimenti e Nutrizione, ha prodotto dati interessanti su questo tema dopo un’indagine durata tre anni. Su un campione di 1300 individui, è emerso che le donne (68%) mostrano una maggiore propensione all’innovazione, alla salute e alla sostenibilità ambientale rispetto agli uomini (32%). Questa tendenza si riflette nella maggiore partecipazione femminile nella gestione della spesa alimentare, con conseguente maggiore attenzione alla verifica delle informazioni sui prodotti, preferibilmente acquistati presso negozi specializzati. Lo studio ha inoltre individuato diverse categorie di consumatori con approcci al cibo differenti: i conservatori, avversi alle novità; gli innovativi-salutisti, interessati a sperimentare per migliorare sia la salute che il piacere gustativo; i curiosi, aperti a nuove esperienze sensoriali senza particolare attenzione agli aspetti nutrizionali; e infine i disinteressati, che non attribuiscono importanza né al gusto né alle informazioni presenti sulle etichette. Il quadro che emerge è complesso e variegato, ma evidenzia un elemento fondamentale: come sottolineato dalla ricercatrice del CREA, Anna Saba, “il cibo rappresenta innanzitutto una fonte di piacere, anche per chi presta particolare attenzione alla salute; questo aspetto è cruciale nella creazione di prodotti salutari e nella promozione di abitudini alimentari più sane”. La ricerca punta a creare un database per analizzare le basi genetiche e fisiologiche dei comportamenti alimentari degli italiani, aprendo la strada a una maggiore comprensione del legame tra alimentazione e benessere.