I benefici dei funghi: un tesoro del sottobosco

Con l’arrivo dell’autunno e delle prime piogge, spuntano tra l’erba i deliziosi funghi, un ingrediente prelibato per risotti, paste e secondi piatti. Tuttavia, nonostante il loro sapore invitante, la digeribilità dei funghi varia da persona a persona, a causa della chitina, un componente della loro membrana cellulare difficile da metabolizzare. Questo carboidrato complesso, non essendo assimilato, raggiunge il colon, dove la fermentazione ad opera della flora batterica può causare gonfiore e flatulenza. La scelta tra funghi freschi, secchi o surgelati influenza il contenuto nutrizionale, con i primi due che offrono un profilo più ricco. Dal punto di vista calorico, i funghi sono alleati preziosi di una dieta equilibrata, con circa 25 kcal per 100 grammi di prodotto fresco (acqua esclusa, che può rappresentare fino al 90%). La loro crescita nel terreno li arricchisce di minerali essenziali come potassio, fosforo, rame e selenio, nonché di vitamine tra cui tiamina, riboflavina, niacina, biotina e vitamina C, con variazioni a seconda della specie. Ricerche condotte negli anni ’80 hanno evidenziato ulteriori proprietà benefiche: azione immunomodulante, utile soprattutto nei mesi invernali; azione ipocolesterolemizzante; e proprietà epatoprotettive. Alcuni funghi, come il Ganoderma lucidum (Reishi), posseggono un elevato potere antiossidante e spiccate proprietà antitumorali, utilizzate da tempo nella medicina tradizionale giapponese. Se si desidera raccogliere funghi autunnali, è fondamentale farli controllare presso l’ASL competente per evitare di consumare specie non commestibili. In alternativa, si può sempre gustare questo prelibato alimento nei ristoranti della zona.