Romagna: La pensione completa nell’industria turistica costiera – Un’analisi di mercato

Romagna: La pensione completa nell’industria turistica costiera – Un’analisi di mercato

La Riviera Romagnola, rinomata destinazione turistica e gastronomica, ha assistito a un cambiamento significativo negli ultimi anni. Un tempo, era pressoché impossibile prenotare una vacanza al mare senza includere i pasti in hotel. Oggi, però, sempre più strutture alberghiere optano per soluzioni di solo pernottamento o bed & breakfast. Questo trend, iniziato nel 2020 con la pandemia da Covid-19, si è accentuato nel 2021 a causa dell’aumento vertiginoso dei prezzi delle materie prime ed energia. Ma la scelta di eliminare il servizio ristorazione è sempre vantaggiosa? Si tratta di una mera strategia di contenimento costi o qualcosa di più complesso?

Abbiamo posto la questione a Lucio Bonini, albergatore riminese e co-fondatore di alberghi.it, portale leader nella promozione online di hotel romagnoli da vent’anni. Secondo Bonini, la clientela della Riviera Romagnola è prevalentemente composta da famiglie, coppie e gruppi di amici, tutti attenti al rapporto qualità-prezzo. Le analisi delle richieste di prenotazione su alberghi.it indicano una netta preferenza per formule all inclusive e pensione completa. Queste opzioni offrono ai turisti tranquillità e prevedibilità di spesa, eliminando l’incertezza legata a pasti esterni. La popolarità di queste formule è confermata dall’elevato traffico sulle pagine del portale dedicate agli hotel con pensione completa a Rimini e Riccione.

Allora, perché la scelta di eliminare il servizio ristorazione? Alcuni albergatori cercano di distinguersi dal turismo di massa, puntando a segmenti di mercato diversi. La maggior parte, però, lo fa per ridurre i costi di personale, utenze e materie prime. Bonini ritiene che questo taglio sia solo apparente: la riduzione dei costi si traduce anche in una perdita di clientela fidelizzata, attratta dalla cucina locale e dalla sicurezza di un prezzo fisso.

La decisione di chiudere la cucina comporta diversi rischi. Innanzitutto, si perde la clientela abituale ai servizi completi. Inoltre, si registra un aumento di lavoro nei weekend e una diminuzione significativa durante la settimana. L’aspettativa di un incremento dei profitti potrebbe essere deludente. Malgrado l’aumento delle richieste di soggiorni brevi, la scelta di eliminare la pensione completa per diventare un B&B non è sempre vincente. La trasformazione è efficace solo se supportata da una strategia di marketing ben definita, che preveda un cambiamento di target e di servizi offerti, ridefinendo completamente l’identità turistica della struttura. Se la decisione è dettata solo da esigenze economiche, è un azzardo: oltre a possibili problemi di bilancio, si rischia di rimanere senza clientela e senza una chiara strategia di promozione.

La chiave del successo risiede nella consapevolezza. La decisione deve essere basata su una profonda analisi della propria identità: tipologia di struttura, target di riferimento, posizionamento di mercato. Un approccio strategico alla promozione è fondamentale, curando ogni aspetto del contatto con il cliente: social media, recensioni online, sito web, WhatsApp e portali di settore. L’obiettivo non deve essere solo la riduzione delle spese, ma una visione a lungo termine che tenga conto di tutti gli aspetti del business. In sintesi, pianificare con attenzione gli obiettivi e investire in una promozione coerente sono fattori chiave per il successo.