Un tesoro del mare Adriatico: la riscoperta della Cozza di Marina di Ravenna

Un tesoro del mare Adriatico: la riscoperta della Cozza di Marina di Ravenna

La “Cozza di Marina di Ravenna”, un tempo relegata a ruolo marginale, oggi occupa un posto d’onore nella gastronomia locale, grazie a un’apprezzata rivalutazione. Negli ultimi anni, questa varietà ha vissuto una vera e propria rinascita, culminata persino nella creazione di un festival dedicato e della sua denominazione specifica. Questo successo è ampiamente attribuibile all’impegno della condotta ravennate di Slow Food e al suo ex presidente, Mauro Zanarini, attuale responsabile del “Progetto pesce”. La peculiarità di questa cozza risiede nella sua provenienza: pescata selvaggiamente a 10-15 metri di profondità nel mare Adriatico, presso le piattaforme metanifere, si distingue per le sue dimensioni generose, la consistenza soda e il sapore intenso, nettamente superiore a quello delle cozze d’allevamento. Il periodo ideale per assaporarla è compreso tra maggio e settembre, raggiungendo l’apice di gusto durante l’estate. La sua versatilità in cucina è notevole: si presta a preparazioni semplici, come le classiche cozze alla marinara, così come a ricette più elaborate, come i gustosi guazzetti. L’abbinamento enologico dipende dalla preparazione: un rosso leggero può accompagnare un guazzetto, mentre un bianco si rivela ideale per altre ricette. Il festival dedicato alla cozza, un successo confermato, tornerà nel 2015, ampliato per includere altri lidi oltre a Marina di Ravenna, e ricco di novità. L’obiettivo è quello di celebrare la cozza come punto di partenza per valorizzare l’intera ricchezza ittica del territorio.