Il Pesce Azzurro Adriatico: un Tesoro Estivo Romagnolo

Il Pesce Azzurro Adriatico: un Tesoro Estivo Romagnolo

Il blu intenso dell’estate risplende nel cielo, nel mare e, naturalmente, nel pesce. L’Adriatico pullula di specie ittiche note come “pesce azzurro”, termine comune, non scientifico, che raggruppa varietà di piccole dimensioni, con dorso bluastro e ventre argentato. Tra queste, troviamo l’aguglia, l’alaccia, l’alice, il cicerello, la costardella, il lanzardo, il pesce sciabola, la sardina, lo sgombro, lo spratto e il suro. Focalizziamoci sull’acciuga, abbondante nel Mediterraneo e oltre. Di forma più allungata e sottile rispetto alla sardina, raggiunge i 15-20 cm. Il suo dorso sfoggia una banda azzurra con riflessi verdi, mentre i fianchi e il ventre sono argentei. Questi pesci vivono in banchi, cibandosi di crostacei e piccoli pesci. Le loro carni, fresche o conservate, sono deliziose. Le acciughe sott’olio o sotto sale sono famose, così come la pasta di acciughe, ideale per condire tartine, salse e pietanze. Per riconoscere un’acciuga fresca, cercate un odore delicato e gradevole, un colore brillante e carni sode con squame ben aderenti, branchie rosate e un occhio vivo e sporgente con pupilla nera. Attenzione a non confonderla con l’alaccia, simile ma meno pregiata: la bocca dell’acciuga si estende quasi alle branchie, mentre nell’alaccia non arriva all’occhio. Il pesce azzurro, e quindi le acciughe, sono una fonte preziosa di omega-3, proteine, vitamine (riboflavina e niacina), calcio, ferro, fosforo e selenio. Gli esperti consigliano di consumarne 100-150 grammi almeno due volte a settimana per un apporto ottimale di acidi grassi essenziali. In Romagna, le acciughe sono parte integrante della cultura gastronomica, celebrate nelle “rustide” dei pescatori, grigliate e gustate calde con la piadina e un buon Sangiovese. Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato su ricette, eventi e manifestazioni!