La Piadina Romagnola IGP: un pasto sano, completo ed equilibrato

La Piadina Romagnola IGP: un pasto sano, completo ed equilibrato

La piadina romagnola, già apprezzata per il suo sapore, si rivela anche un’opzione nutrizionalmente valida, soprattutto nella sua versione più leggera, preparata con olio vegetale, preferibilmente extravergine di oliva romagnolo, come quelli DOP dei colli di Rimini o di Brisighella. Secondo Serena Pironi, tecnologa alimentare, la piadina, priva di lievito di birra e con un agente lievitante naturale (come il bicarbonato usato tradizionalmente), è altamente digeribile. Il suo contenuto di grassi è prevalentemente insaturo, rendendola adatta anche a chi ha problemi di colesterolo. Il suo potenziale nutrizionale si esprime al meglio quando la piadina diventa un piatto unico, grazie alla varietà infinita di possibili farciture. La tradizione propone abbinamenti classici come Squacquerone di Romagna DOP e rucola, verdure gratinate e prosciutto di Parma DOP, o, nella variante riminese, sardoncini, radicchio e cipolla. Per un tocco più ricercato, si possono aggiungere Asparagi verdi di Altedo IGP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e Formaggio di Fossa di Sogliano DOP, tutti ingredienti che contribuiscono a un equilibrio nutrizionale ottimale. La piadina fornisce carboidrati e una discreta quantità di proteine, ma per un piatto completo è necessario integrare proteine nobili (carni, pesce, formaggi, legumi) e fibre, proprio tramite le farciture. L’aspetto calorico è altrettanto rilevante: una piadina IGP farcita con prosciutto di Parma DOP, ad esempio, rimane sotto le 500 calorie (circa 285 calorie per la piadina vuota e circa 180 per 70 grammi di prosciutto). Analogamente, l’abbinamento con Squacquerone di Romagna DOP e rucola mantiene il conteggio calorico inferiore a 500 calorie (circa 285 calorie per la piadina e circa 175 per 60 grammi di formaggio). In definitiva, un pasto a base di piadina rappresenta una scelta nutrizionalmente eccellente e gustosa.