Tortelli alla Lastra: Un Viaggio Culinario nell’Appennino Tosco-Romagnolo

Tortelli alla Lastra: Un Viaggio Culinario nell’Appennino Tosco-Romagnolo

I tortelli alla lastra, un piatto tradizionale della zona di confine tra Romagna e Toscana, mantengono intatta la loro popolarità nell’alta valle del Savio e lungo tutto l’Appennino. Questa ricetta rustica si basa su ingredienti semplici e stagionali, reperibili facilmente nell’orto o nelle campagne circostanti. Il nome stesso evoca il metodo di cottura: la pietra refrattaria, o lastra, dona ai tortelli quel sapore unico e inconfondibile, grazie alla sua superficie ruvida. Sebbene semplice e povero negli ingredienti, il risultato è un piatto sorprendentemente saporito. La farcia varia a seconda della stagione, utilizzando patate, zucche, erbe selvatiche, arricchite eventualmente da pancetta o lardo. Altre varianti includono spinaci e ricotta, o raviggiolo, oppure un mix di patate e zucca, talvolta con l’aggiunta di cavoli. Questo piatto sostanzioso è un pasto completo, che richiede solo un buon bicchiere di vino come accompagnamento. La loro delizia persiste anche a freddo, mantenendosi per diversi giorni. Per la pasta: 1 kg di farina di grano, acqua e sale. Per il ripieno: 1 kg di patate, 200 gr di lardo, 2 uova, 2-3 spicchi d’aglio, sale e pepe a piacere. Preparazione: lessare e pelare le patate, quindi passarle nello schiacciapatate. Aggiungere le uova e il lardo precedentemente soffritto con l’aglio. Stendere una sfoglia sottile con la farina, l’acqua e il sale. Distribuire il ripieno su metà della sfoglia, ripiegare e sigillare i bordi. Usando il mattarello, creare un reticolo di quadrati di circa 10-12 cm di lato. Cucinare ogni tortello per 3-4 minuti su una lastra di pietra rovente, girandolo frequentemente. Oggi, in alternativa alla cottura tradizionale sulla brace, si impiegano teglie in terracotta (simili a quelle utilizzate per la piadina) o piastre di ghisa sul fornello.