L’Osteria Acciuga di Ravenna: Un Viaggio Gastronomico Sottomarino

L’Osteria Acciuga di Ravenna: Un Viaggio Gastronomico Sottomarino

È incredibilmente gratificante esplorare sapori nuovi e lasciarsi sorprendere da esperienze inedite. Oggi, la nostra esperta gastronomica, Marta, ci narra la sua visita all’Osteria Acciuga a Ravenna, un locale citato nella prestigiosa Guida Michelin. Situato nel cuore di Ravenna, l’Osteria Acciuga non è un semplice ristorante, ma un’autentica immersione sensoriale: un vero e proprio sottomarino! L’atmosfera è suggestivamente ovattata, richiamando l’ambiente silenzioso e misterioso delle profondità marine. L’arredamento, con le sue pareti color ocra, punteggiate di bulloni e segni di salsedine, gli oblò, i sistemi di aerazione, cime e salvagenti, lampade nautiche e industriali, e il pavimento nero in resina, crea un’ambientazione unica e coinvolgente. Un grande acquario, posto in fondo alla sala, completa l’illusione di trovarsi all’interno di un sommergibile, pronto a esplorare gli abissi. I tavoli, disposti ordinatamente lungo la “corridoia” del locale, sono apparecchiati con eleganza classica. Un ampio bancone in legno, situato al fondo della sala, offre un’alternativa più informale per gustare le prelibatezze proposte. La cantina, una cella frigo navale protetta da un blocco anti-apertura, custodisce una selezione di vini pregiati. L’unico elemento che spezza l’illusione subacquea è una finta finestra che proietta uno sfondo di un mare azzurro popolato da migliaia di pesci. Accolti dal giovane e competente equipaggio, Andrea, Angelo e Luca, veri esperti, cortesi e professionali, viene servito pane e focaccia in una simpatica latta di filetti di acciuga, preludio di un’esperienza gastronomica a base di questo prelibato ingrediente. Il comando della cucina è affidato al Capitano Matteo Salbaroli, il quale, dopo esperienze internazionali a Miami e Sidney, ha rilevato nel 2011 il timone insieme al fratello Edoardo, affiancato dal gioviale Mattia, aiuto cuoco. Edoardo, con la sua aria bonaria, crea un menù giornaliero che varia in base alla disponibilità del mercato ittico, eccezion fatta per gli spaghetti all’acciuga, piatto cult del locale. Il viaggio culinario inizia con un prosecco del Valdobbiadene, metodo classico, dal profumo fruttato e agrumato. Il primo “attracco” è in Adriatico con una crudità di gambero rosso di Santo Spirito, accompagnato da salsa di avocado, cipolla di Tropea e pomodorino passito. Seguiamo poi le coste portoghesi con un carpaccio di tonno pinna gialla, bufala e acciuga del Cantabrico. La rotta prosegue verso i Mari del Nord con scampi al tartufo bianco, un’armonia di semplicità e raffinatezza. Un classico della casa, le acciughe del Cantabrico (rinomate per la loro carne spessa e gustosa, lavorate artigianalmente da personale femminile per la precisione richiesta) servite su bruschetta con pane pugliese e burro di Peppino Occelli. L’abbinamento è inaspettato: un Macon Chardonnay, che secondo Angelo, contrasta sapientemente la sapidità dell’acciuga. Sempre nei mari del Nord, gustiamo capesante grigliate, carotine e aglio nero di Voghiera, dalla sorprendente delicatezza e sapidità. Con un Verdicchio del 2010, prosegue la circumnavigazione del Cantabrico con spaghetti alle acciughe e pane fritto, preparati secondo la ricetta segreta di Edoardo. Un Gewurztraminer Nussbaumer accompagna il filetto di spigola al timo, erbette di campo e cremoso di baccalà, prima di concludere l’esperienza gastronomica con sorbetto ai frutti della passione e un passito di Pantelleria. Un viaggio culinario indimenticabile, in un ambiente unico e suggestivo, che consiglio vivamente a tutti gli appassionati di buona cucina. Marta Cordisco [Visita del 27.11.2019]