La Primavera ad Oriolo: Sessant’anni di Fichi e Tradizioni Romagnole

Domenica 2 marzo, la celebrazione storica della “Primavera di Oriolo dei Fichi” torna con i “Lòm a Mêrz”. Questa rievocazione commemora la piantagione di mille alberi di fico nel 1965, un’iniziativa nata dalla collaborazione tra cittadini, istituzioni e associazioni locali per rivitalizzare il turismo nelle colline faentine. Il progetto mirava a contrastare i danni del gelo invernale che avevano decimato gli alberi di fico simbolo della località. La giornata ripercorre quell’evento epocale: i cinque rioni sfileranno in costume d’epoca, rievocando la processione del 1965, durante la quale, accompagnati da musica e folla festante, piantarono i giovani alberi attorno all’antica torre, descritta da un articolo dell’epoca de “L’Avvenire d’Italia” come “un vecchio maniero su un poggio, segnato dal tempo e dalle battaglie”. Oggi, grazie all’Associazione per la Torre di Oriolo, questo storico fortilizio è un importante punto di interesse turistico.
Dalle 11, i rioni, ognuno portando un fico da piantare, ripercorreranno il percorso originale. Il parco panoramico ai piedi della torre ospiterà, dalle 12 alle 20.30, diverse attività: un chiosco gastronomico proporrà piatti tipici romagnoli, preparati con i prodotti delle aziende agricole locali, e sarà possibile degustare vini regionali. Il tema dei “Lòm a Mêrz 2025”, “A scuola attraverso i campi. Elogio ai figli dei contadini”, ispira un’iniziativa alle 14.30: “La scuola di una volta”, con interviste di Marco Gurioli a figure chiave della vita contadina. Contemporaneamente, si terrà un mini-corso di balli popolari. Alle 16, il “Sorelle Festival” presenta la mostra “L’angelo del focolare vuole armare anche le rose” di Ilaria Minelli, accompagnata da una performance musicale della WKO – Camerata degli Ammutinati (la mostra rimarrà aperta per tutto marzo). Giochi tradizionali per famiglie, un concerto alle 17.30 degli Ariafina (trio specializzato in balli tradizionali romagnoli), e il tradizionale falò al tramonto (ore 18) concluderanno la giornata, bruciando simbolicamente le difficoltà invernali e invocando una primavera propizia. In caso di maltempo, l’evento sarà rimandato a domenica 9 marzo. Romagna a Tavola promuove l’evento, ma non ne è l’organizzatore. Per informazioni, contattare direttamente gli organizzatori.