Cioccolato fondente, non mangiatelo più | Sull’etichetta non dicono la verità: lanciato l’allarme

Quadretti di tavoletta di cioccolato fondente in primo piano (Canva) Romagnaatavola.it
Scopri cosa nasconde il cioccolato fondente e mangialo con più attenzione: alle volte, niente è come sembra.
Il cioccolato fondente è uno degli alimenti più consumati, specie da chi ci tiene alla linea, ma non vuole rinunciare al gusto.
I dolci fanno sempre gola, ma quando si segue un’alimentazione sana non ci si può permettere di cedere a tutte le tentazioni.
Per questo, il cioccolato fondente diventa il giusto compromesso. Tuttavia, così come tutti gli alimenti sul mercato, anche questo nasconde delle insidie.
Di recente, è stato lanciato un allarme, che mi ha messo in guardia sulla produzione e la vendita del cioccolato fondente. Ciò che non dice l’etichetta, in realtà, potrebbe essere molto più sorprendente di quello che credi. Scopriamone di più insieme.
Come valutare un buon cioccolato fondente
Quando scegliamo un prodotto, in prima analisi, lo facciamo attraverso un gusto personale. Se abbiamo già consumato quell’alimento e ci è piaciuto, è chiaro che torneremo a comprarlo. Se, invece, si tratta di un primo acquisto, ci lasciamo guidare dai passaparola, dalla popolarità dell’articolo, ma anche e soprattutto da ciò che viene riportato sulle etichette. Saperle leggere, infatti, è fondamentale ai fini di una spesa fatta a regola d’arte. Ma, cosa accade quando l’etichetta non corrisponde alla realtà?
Un laboratorio ha deciso di analizzare diversi tipi di cioccolato fondente e quello che è venuto fuori è davvero incredibile. Innanzitutto, gli esperti hanno rivelato che un buon cioccolato si definisce dalla quantità di cacao contenuta. È questo l’ingrediente di maggior pregio, che dà all’alimento un valore in più. Tutti i vari tipi di cioccolato fondente che hanno passato le selezioni e che sono stati scelti per essere i migliori, hanno una percentuale di cacao compresa tra il 70 e il 75%. Per legge, i produttori di cioccolato sarebbero tenuti a riportare le percentuali di cacao, che non deve essere mai inferiore al 35%, sulle etichette, ma non sempre è tutto come sembra.
Cosa ci nascondono le etichette
Teoricamente, le etichette riportate sulle confezioni degli alimenti dovrebbero essere uno specchio di assoluta realtà. Nascono appositamente con lo scopo di rendere trasparente la provenienza dei cibi, gli ingredienti che li compongono e il processo di produzione. Ciò che è emerso dall’analisi di venti diversi tipi di cioccolato fondente, però, ci ha lasciati a bocca aperta. A quanto pare, c’è una buona notizia per i consumatori.
Gli esperti, infatti, avrebbero dichiarato che le percentuali dichiarate sono fedeli alla presenza di cacao. Anzi, alcune tavolette hanno rivelato una presenza di cacao superiore di qualche punto percentuale, rispetto a quella dichiarata. Una scoperta che farà sicuramente piacere ai consumatori assidui di cioccolato fondente, compagno perfetto per gli snack spezza fame e per le voglie improvvise di dolce.