Antonino Cannavacciuolo nei guai, costretti a intervenire i Nas: cos’hanno trovato nella sua cucina | Scandalo senza precedenti

Scandalo cucina Cannavacciuolo

Cannavacciuolo primo piano in bianco e nero con espressione seria (Facebook) Romagnaatavola.it

Il grande chef stellato finisce al centro delle polemiche: a intervenire sono direttamente i Nas, che smascherano Cannavacciuolo.

Da anni, Antonino Cannavacciuolo è diventato uno dei più grandi chef del nostro Paese. Fondatore di Villa Crespi e giudice di fiducia di MasterChef Italia, lo chef ha conquistato il cuore degli italiani.

In ogni stagione del talent culinario più seguito, Antonino sfodera tutto il suo amore per la cucina e ci porta attraverso un viaggio fatto di tradizione, e innovazione.

Ma, non finisce qui, perché lo chef è anche al capo di Cucine da Incubo, il programma che cerca di dare nuova vita a locali sull’orlo del fallimento.

Peccato, però, che a fare i conti con i Nas, questa volta, sia stato proprio il diretto interessato, ovvero Cannavacciuolo. Scopriamo insieme cosa sarebbe accaduto.

Lo chef coinvolto nello scandalo

Per uno chef stellato, rinomato e stimato, che aiuta gli altri ristoratori a rimettersi in piedi e a ricominciare da zero, deve essere stata una vera sconfitta ricevere visite dai Nas. Antonino Cannavacciuolo, in tutti i suoi programmi, ha sempre messo al primo posto la passione per la cucina, assieme, ovviamente, al rispetto delle regole che tengono in piedi un locale di ristorazione. Cos’è, dunque, che è andato storto?

La notizia che lo riguarda ha fatto presto a diffondersi e a finire sulla bocca di tutti. Nessuno, infatti, si sarebbe mai aspettato che lo chef potesse subire un colpo basso del genere, ma anche i più grandi, alle volte, cadono. Uno dei suoi ristoranti è finito al centro dei controlli dell’Asl e dei carabinieri del Nas, e, sorprendentemente, i risvolti sono stati drammatici.

Controlli Nas per Cannavacciuolo
Antonino Cannavacciuolo a braccia conserte con casacca da chef (Facebook) Romagnaatavola.it

La denuncia dei Nas

Tra i ristoranti più in della città di Torino, il Cannavacciuolo Bistrot Torino ha avuto la spiacevole visita dei Nas, come ha affermato La Stampa. Con un menu degustazione da 75 euro a testa, una staff giovane e preparato, e dei piatti studiati nei minimi dettagli, il locale sembrava avere tutti i buoni presupposti per spiccare il volo. Purtroppo, però, ciò che è emerso, dopo i controlli degli esperti, ha portato alla luce una situazione agghiacciante. Sui menu, accanto ai piatti proposti ai clienti, mancava l’indicazione degli alimenti congelati. Questo ha portato a una doppia denuncia a piede libero per frode in commercio. L’accusa, però, non è stata rivolta allo chef Cannavacciuolo, bensì a sua moglie, Cinzia Primatesta, responsabile della società Ca.Pri. a cui è legata la catena di ristoranti, compreso quello di Torino e a Giuseppe Savoia, direttore della ristorazione del bistrot.

Un duro boccone da mandare giù, specie per una personalità come Antonino, che ha dedicato la sua vita alla cucina. A quanto pare, lo chef sarebbe già pronto a dimostrare la sua innocenza e l’innocenza dei suoi collaboratori, sottolineando un’eccessiva rigidità delle regole. Tuttavia, sembrerebbe che il bistrot debba pagare anche una multa di 1.500 euro, per non aver adottato un corretto sistema di tracciabilità di alcune materie prime, utilizzate in cucina. Staremo a vedere, ora, come si metteranno le cose per Cannavacciuolo e per la sua attività.