Acqua della pasta, “Dovete versarla qui se non volete buttare la pentola” | è l’unico modo
        L'acqua della pasta (Foto di Gianpiero Ferraro da pexels) - romagnaatavola.it
Hai sempre buttato l’acqua della pasta? Errore! Scopri dove versarla per non rovinare la pentola e trasformarla in una risorsa.
Ogni giorno, in milioni di cucine italiane, si ripete lo stesso rito: una pentola sul fuoco, un pizzico di sale e la comparsa delle bolle che preannuncia l’arrivo del momento sacro, la pasta.
C’è chi controlla il timer con precisione chirurgica e chi invece “assaggia e decide”. Poi, come da tradizione, si scola tutto e l’acqua se ne va nello scarico, insieme al suo potenziale dimenticato.
Eppure quella torbida protagonista, apparentemente inutile, nasconde un segreto. Non è solo il residuo di un pranzo riuscito.
Prima di versarla via meglio fermarsi un attimo. Perché se c’è qualcuno che rischia di “buttare la pentola”, non è chi la usa male, ma chi non sa cosa può fare con ciò che resta dentro.
Acqua della pasta: versala qui se non vuoi buttare la pentola
In cucina, l’acqua della pasta è una risorsa camaleontica. Si trasforma in alleata dei condimenti, rendendoli più cremosi, più legati, trasformando i piatti in qualcosa di sublime. Ma non finisce qui: lasciata un po’ nella pentola, il suo amido diventa un piccolo alleato delle pulizie, aiutando a sciogliere grassi e incrostazioni senza fatica. Chi l’avrebbe detto che il segreto per non “buttare la pentola” era proprio buttarci dentro l’acqua della pasta?
Fuori dalla cucina, continua a fare miracoli. Raffreddata (e non salata), diventa oro liquido per le piante del balcone o del giardino: un concime naturale, delicato ma efficace. I fiori sembrano quasi ringraziare, e le foglie sembrano quasi più verdi. Non ci credi? Prova, e il tuo balcone sarà il più bello del vicinato. Con un po’ di acqua, mica chissà quali rimedi costosi.

E non è finita
Usala anche per mettere i legumi in ammollo, che saranno più digeribili. E per gli impasti? Tutto sarà più morbido, dal pane alla pizza.
Non è finita mica qui. Anche per il corpo si rivela un’alleata preziosa. Chi ha provato un pediluvio con l’acqua della pasta lo sa: la pelle ringrazia, le gambe si riposano e i capelli – ebbene sì – ne escono più forti e lucenti. Non male per un “scarto” che di solito finisce nel lavandino. Forse, allora, non è solo una questione di riciclo. È una questione di sguardo: imparare a vedere valore dove prima vedevamo spreco.
