Allarme rosso, “Lo zafferano provoca emorragie”: lo usate pensando che sia innocuo ma non avete idea dei reali effetti

Zafferano (pexels.com) - romagnaatavola.it

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Zafferano ed emorragie sono collegati: eppure pensavate fosse del tutto innocuo, ecco cosa non sapete di questo alimento.

Lo zafferano è una spezia conosciuta per essere pregiatissima, e di conseguenza è tra le più costose al mondo.

Nota sin dai tempi antichi per le sue uniche caratteristiche, come il colore, profumo e sapore, si ricava dal fiore di una pianta perenne.

Oltre alle sue caratteristiche e proprietà benefiche per l’organismo, lo zafferano è tanto costoso e pregiato perché in ogni fiore se ne trovano solo tre fili, che vengono raccolti a mano.

Se queste informazioni sono già piuttosto ben diffuse, non tutti sanno degli effetti collaterali che certe modalità di assunzione di questa spezia presenta.

Zafferano, il lato oscuro della spezia dorata

Le proprietà positive per l’organismo umano presentate dallo zafferano sono molteplici. Si tratta di una spezia ricca di antiossidanti, minerali e vitamine. Può aiutare a digerire, ad alleviare i dolori delle mestruazioni, aiutare in termini di umore e funzioni cognitive e avere effetti positivi persino sulla memoria.

Insomma, sembra un sogno a occhi aperti, se non fosse che, oltre a essere davvero costoso (quindi non accessibile a chiunque), ha anche alcuni effetti negativi. Possiamo dire che si tratta di vere e proprie controindicazioni. Ad esempio, dosi elevate di zafferano possono risultare tossiche, al punto che gli esperti tendono a indicare un massimo giornaliero per il consumo. In alcuni casi, può persino arrivare a interferire con la circolazione del sangue e causare delle emorragie.

Zafferano in eccesso (pexels.com) - romagnaatavola.it
Zafferano in eccesso (pexels.com) – romagnaatavola.it

Ecco quando lo zafferano può diventare un problema

Lo zafferano può avere un effetto negativo sul sangue e la sua attività quando se ne assume troppo. Questo accade perché la spezia in questione contiene composti in grado di interferire con la coagulazione del sangue. Nello specifico, si tratta di sostanze come crocina e safranale. Tali sostanze possono ridurre la viscosità del sangue, aumentare la fragilità dei capillari e potenziare l’effetti di farmaci anticoagulanti o antiaggreganti.

Si tratta di una eventualità che si può verificare quando si mangia troppo zafferano, specie se in situazioni già a rischio. Sarebbe bene evitare in generale, ma è ancora più consigliato regolare la dose di spezia qualora si prendano i farmaci sopra citati, si abbia una malattia che porta a disturbi di coagulazione o si stia portando avanti una gravidanza. Nella dose consigliata, che corrisponde a un quantitativo che non superi 1,5 g al giorno, lo zafferano è un ottimo alimento, un’aggiunta virtuosa alla propria alimentazione.