Pizze surgelate: scopri quali marchi battono tutte le altre | la differenza sta in ogni morso
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Quando si parla di pizze surgelate, la tentazione è sempre la stessa: scegliere in fretta, fidarsi della foto in confezione e sperare che al primo morso l’attesa venga ripagata.
Eppure, chi acquista questi prodotti sa bene che la qualità non è mai scontata. Ingredienti nascosti, porzioni sbilanciate, sale in eccesso o additivi poco desiderabili possono trasformare una cena veloce in una scelta meno sana di quanto sembri. Non è un caso, quindi, se cresce il numero di consumatori che cerca informazioni più precise prima di riempire il carrello.
Ed è proprio per fare chiarezza che è stato condotto un test approfondito: un’analisi che mette a confronto oltre 180 pizze surgelate per capire quali siano davvero meritevoli di finire in tavola. E i risultati, come spesso accade, parlano chiaro.
La valutazione arriva da Altroconsumo, tra le realtà più attente nel monitorare la qualità dei prodotti alimentari. Il test non si limita al sapore – parametro fondamentale, certo, ma non sufficiente. Perché una pizza surgelata può essere buona al palato e, allo stesso tempo, sbilanciata dal punto di vista nutrizionale.
Per questo il punteggio finale ha considerato diversi aspetti: valori nutrizionali, presenza di additivi, grado di trasformazione industriale, equilibrio della porzione e contenuto dei nutrienti per pasto. A questi elementi si aggiunge l’uso del Nutri-Score, che pesa su grassi saturi, zuccheri, fibre e sale.
Il risultato? Una valutazione completa, che guarda sia al gusto sia al benessere complessivo, per aiutare i consumatori a fare scelte davvero consapevoli.
Solo 7 pizze davvero “buone”: ecco le marche che si distinguono
Su oltre 180 pizze surgelate testate, appena sette hanno ottenuto un giudizio “buono”: un numero sorprendentemente basso che dimostra quanto il mercato sia dominato da prodotti ricchi di additivi o poco equilibrati dal punto di vista nutrizionale.
Secondo i dati riportati da GreenMe, che si è basato sui risultati di Altroconsumo, le pizze che emergono sono quelle con ingredienti semplici, poco elaborate e con una porzione ben bilanciata. Non parliamo necessariamente di marchi costosi o gourmet: alcune delle migliori sono prodotti da supermercato, accessibili a tutti.
Tra quelle citate più spesso compaiono:
Italpizza – La Numero Uno Marinara (72 punti), considerata la migliore per composizione, grazie alla lista ingredienti essenziale e alla ricetta semplice.
Esselunga Bio – Pizza alle Verdure con Grano Kamut (69 punti), apprezzata per equilibrio nutrizionale e qualità delle materie prime.
Iper La Grande I – Pizza alle Verdure (67 punti), una scelta valida per chi cerca una pizza ricca di ortaggi senza additivi superflui.
Smart Esselunga – Pizza Margherita (65 punti), una delle sorprese del test, con un ottimo rapporto tra ingredienti e qualità nutrizionale.
Buitoni – I Tranci Margherita (63 punti), un prodotto molto diffuso che convince per composizione più pulita rispetto alla media.
Tre Mulini (Eurospin) – Pizza Integrale Pomodoro Ciliegino e Rucola (62 punti), interessante per l’uso di farina integrale e topping semplice.
Buitoni – Bella Pinsa Margherita (61 punti), premiata per gli ingredienti e la lavorazione più vicina a quella artigianale.

Cosa insegna questo test ai consumatori
Che su 180 pizze solo sette siano state promosse è un dato che fa riflettere. La maggior parte dei prodotti risulta troppo ricca di sale, grassi o additivi, o presenta porzioni sbilanciate che possono ingannare il consumatore.
La lezione è chiara: non basta lasciarsi conquistare dalla foto sulla scatola o da un marchio noto. Serve leggere l’etichetta, controllare gli ingredienti, valutare la tabella nutrizionale e scegliere consapevolmente.
La differenza, come sempre, sta in ogni morso: sapere cosa compriamo è il primo passo per portare in tavola qualità vera.
