Questa è la pizzeria migliore d’Italia: ha vinto il premio per il 2025 distruggendo la concorrenza | Tradizione, innovazione e un gusto sopraffino

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Pizza (Pexels) - Romagnaatavola

Ai Pizza Doc Awards 2025 è Caserta a prendersi la scena: Francesco Martucci e Franco Pepe guidano la parata dei premi, con riconoscimenti a catena che consacrano la provincia come capitale contemporanea della pizza italiana.

La quinta edizione dei Pizza Doc Awards, organizzata da Antonio Giaccoli, conferma quello che da anni si percepisce tra addetti ai lavori e appassionati: l’asse dell’eccellenza si è spostato con decisione in Campania, e in particolare nel casertano, dove ricerca, tradizione e identità territoriale hanno trovato una sintesi capace di influenzare le carte dei locali in tutta Italia. L’introduzione del voto popolare online, su sei categorie selezionate da un comitato scientifico, ha ulteriormente acceso i riflettori su pizzaioli e format che parlano a un pubblico sempre più informato.

Il verdetto è chiaro: “I Masanielli” di Francesco Martucci a Caserta è Pizzeria dell’Anno, “Pepe in Grani” di Caiazzo porta a casa il titolo di Pizzaiolo dell’Anno grazie a Franco Pepe, mentre Roberta Esposito della pizzeria “La Contrada” ad Aversa viene incoronata Pizzaiola dell’Anno. Un tris che rende plastico il dominio casertano e racconta un territorio che ha trasformato la pizza in un laboratorio continuo di gusto e visione.

Caserta domina: Martucci, Pepe, Esposito e una provincia che detta la linea

Il riconoscimento a Francesco Martucci come Pizzeria dell’Anno con “I Masanielli” non arriva da solo: il maestro casertano conquista anche la categoria Pizza dell’Anno con la sua “7 Consistenze di Cipolla”, una creazione che sintetizza tecnica, studio delle materie prime e capacità di trasformare un ingrediente umile in protagonista assoluto. Un doppio sigillo che conferma il ruolo di Martucci come uno dei riferimenti mondiali nel mondo pizza.

Altrettanto pesante è il titolo di Pizzaiolo dell’Anno a Franco Pepe, anima di “Pepe in Grani” a Caiazzo, da anni considerato un tempio dai pellegrini del gusto. La consacrazione di Roberta Esposito come Pizzaiola dell’Anno per “La Contrada” di Aversa completa la fotografia di una provincia che non vive di un solo nome ma di una costellazione di talenti. Nei riconoscimenti trovano spazio anche figure come Raffaele Bonetta, premiato per l’Apertura dell’Anno con la sua pizzeria al Vomero, ed Errico Porzio, che conquista la categoria Catena dell’Anno, a testimoniare come il modello campano riesca a declinarsi anche in format più estesi.

Dieta della pizza (pexels.com) - romagnaatavola.it
Dieta della pizza (pexels.com) – romagnaatavola.it

Dai premi speciali all’onda internazionale: la pizza parla al mondo

Intorno ai grandi nomi si muove una galassia di riconoscimenti che raccontano dove sta andando il settore. I Pizza Doc 2025 premiano gli ambasciatori e chi spinge sulla comunicazione e sull’innovazione: il titolo di Pizza Ambassador va alla napoletana Teresa Iorio e al “napoletano d’America” Daniele Gagliotta, mentre la categoria Best Innovation valorizza l’approccio creativo di Simone De Gregorio (La Bolla, Caserta), Carlo Fiamma (Amalfi) e Davide Ruotolo (Palazzo Petrucci, Napoli). Best Value riconosce la forza imprenditoriale di Claudio Paduano del gruppo Madison, mentre il fronte della food communication premia figure come Carlo Fumo (format Rai “Pizza Girls”), Vincenzo Esposito di Carmnella, il creator Lorenzo “Pratt Quello” Prattico e il francese Gabriel Reboul.

Non manca poi l’attenzione alle nuove tendenze e ai territori emergenti: con i Best Trend vengono segnalati indirizzi che stanno cambiando il modo di pensare la pizza, da “I Borboni” di Pontecagnano a Dry Milano, fino ad Avenida Calò a Roma e alle insegne firmate Ciccio Vitiello, Salvatore Lioniello e Daniele Campana. I premi alla Performance e ai talenti emergenti fotografano una scena in continua evoluzione, mentre la lunga lista di Best International Pizza Maker — dalla Cina al Brasile, dagli Stati Uniti all’America Latina e fino all’Europa dell’Est — racconta quanto il modello italiano sia diventato linguaggio globale.

Dietro la formula degli Pizza Doc Awards 2025, con il voto popolare affiancato al lavoro del comitato scientifico, si intravede un dato chiaro: la pizza è ormai un universo complesso, fatto di artigiani, imprenditori, comunicatori e ambasciatori all’estero. E in questo universo, almeno per quest’anno, Caserta e la Campania continuano a dettare il passo.