Un’esperienza gastronomica all’Osteria del Ferrovecchio di Forlì

La Romagna offre continue opportunità di scoperta enogastronomica, e un recente appuntamento ha portato la nostra esperta Giulia Valentini all’Osteria del Ferrovecchio a Forlì. Situato nel complesso museale di San Domenico, cuore pulsante della cultura cittadina, questo locale si affaccia sulla piazza Dante Alighieri, antica area di commercio del ferro vecchio, da cui prende il nome. Nata nel 2018 dall’idea dello chef Endri, dopo esperienze internazionali e la gestione di “Zio Bio 100% Naturale”, un altro locale di successo nel quartiere dedicato al biologico, l’osteria rappresenta una nuova sfida, con la collaborazione in sala di Alda. L’accoglienza è calorosa e familiare, un ambiente ospitale che coniuga la tradizione osterica con un’atmosfera moderna e dinamica. L’arredamento, ispirato al tema del ferro vecchio, è rivisitato in chiave industriale minimalista, con sedie, tavoli e mensole artigianali, in parte realizzati con materiali riciclati. La carta propone una cucina romagnola essenziale e genuina, incentrata sulla qualità delle materie prime. Endri seleziona attentamente i piatti per garantire freschezza costante, privilegiando prodotti locali e stagionali. Il menu presenta classici della tradizione, come taglieri di salumi e formaggi, crostini di fegatini e tagliatelle al ragù, tutti rigorosamente fatti in casa o provenienti da fornitori locali selezionati. Un menu fuori carta valorizza la creatività dello chef e la stagionalità, grazie agli acquisti giornalieri nei mercati locali. L’attenzione alla scelta degli ingredienti, soprattutto della carne, è un punto di forza. Seguendo il consiglio dello chef, in previsione dell’autunno, ho optato per i crostini di fegatini e una braciola di maiale con finferli e patate. Nel frattempo, ho consultato la carta dei vini, curata da Alda, che propone una ricca selezione di etichette regionali e nazionali, in continua evoluzione per accompagnare al meglio i piatti. I crostini, con una generosa salsa di fegatini di coniglio, anatra e pollo, presentavano un pane caldo e fragrante, un sapore delicato e ricco, esaltato dalle erbe aromatiche, e una gradevole nota amarognola in chiusura, bilanciata dalla freschezza di capperi e pomodorini. La braciola di maiale, proveniente da un allevamento biologico locale, era tenera e succosa, dal colore rosato che ne testimoniava la freschezza; il suo sapore intenso era sublimato da una semplice cottura alla griglia e da un tocco di erbe aromatiche. I finferli e le patate al forno, con la buccia, rappresentavano un contorno perfetto, la loro delicatezza e dolcezza esaltando la carne. L’esperienza si è conclusa con grande soddisfazione, non solo per l’eccellenza dei piatti, ma anche per la cortesia e l’atmosfera piacevole. Tornerò sicuramente all’Osteria del Ferrovecchio, curiosa di scoprire le nuove creazioni di Endri e Alda. Giulia Valentini