Cinquant’anni di Pascoli: un’eredità casearia romagnola

L’alba sorprende spesso i lavoratori del Caseificio Pascoli, un’azienda che non conosce giorni di chiusura. L’impegno, la passione e l’impegno a produrre cibi autentici sono i pilastri di questo successo, celebrato nel libro “Caseificio Pascoli, formaggi di famiglia” (Il Vicolo Editore), a cura di Annalisa Raduano. Annalisa, terza generazione della famiglia Raduano e nipote del Cavaliere Michelino, uno dei fondatori dell’azienda di Savignano sul Rubicone, descrive l’opera come la sintesi della piccola produzione casearia italiana d’eccellenza. “Il volume narra la storia della mia famiglia, ma rappresenta anche l’anima della produzione artigianale italiana e delle sue eccellenze – afferma Annalisa – Un racconto del nostro territorio e dei preziosi collaboratori che ci hanno accompagnato nel tempo.” Pubblicato nel 2014 per il cinquantenario del Caseificio, situato sulle rive del Rubicone, vicino a Casa Pascoli, il libro è un’opera multiforme. Annalisa sottolinea come “Formaggi di famiglia” sia un racconto familiare attraverso foto d’epoca e contemporanee, ricordi e testimonianze, sia dei membri della famiglia che dei collaboratori storici. Contributi di esperti come Gianfranco Miro Gori e Renato Brancaleoni, tra i più noti affinatori italiani, arricchiscono il volume. La pubblicazione illustra l’evoluzione di un’area geografica: negli anni del boom economico Savignano contava quattro caseifici; oggi solo il Pascoli resiste. È anche la storia di una bambina, la stessa Annalisa, che cresce tra i ritmi e i cambiamenti di questa attività, un’eredità di cui vanno fieri. Il libro enfatizza l’importanza del legame con il territorio: “Sono convinta che non ci possa essere azienda senza territorio e viceversa; altrimenti, i sapori sarebbero tutti standardizzati”. Tra gli aneddoti, spicca la storia di un cardinale che, durante un conclave a Venezia, richiese una fornitura di Squaquerone. Questo formaggio, insieme allo Squaquerone DOP, rappresenta un fiore all’occhiello della produzione. La strategia aziendale, negli anni, si è focalizzata sulla qualità; dagli anni Settanta, l’azienda ha riscoperto e valorizzato prodotti tipici locali, come lo Squaquerone, garantendo la continuità dell’attività. Il libro si conclude con un’ampia sezione di ricette: quelle tradizionali della mamma di Annalisa, come gli “Strozzapreti Rubicone” (squaquerone e rucola) e la “Pera sangiovese con formaggio di Fossa DOP”, si affiancano alle creazioni della food blogger Azzurra Gasperini (Azzuchef), che ha elaborato piatti a base di prodotti Pascoli. Tra queste, la “Miss Romagna”, una crostata con squaquerone e fichi caramellati, trionfatrice alla Festa Artusiana, incarna la capacità della Romagna di sperimentare e stupire con accostamenti raffinati.

Redazione

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