Crostacei, non fanno davvero alzare il colesterolo: li mangiate e non avete idea di cosa accade al vostro organismo
Crostacei (pexels.com) - romagnaatavola.it
Se vuoi fare attenzione al colesterolo, la chiave non sta nell’evitare i crostacei: non considerarli ha un impatto sull’organismo.
I crostacei sono una classe animale che nell’alimentazione umana costituisce una categoria molto utilizzata.
Sono considerati proteine nobili, visto che forniscono all’organismo una elevata quantità di proteine, e, contemporaneamente, mantengono un basse contenuto calorico.
Ovviamente, la questione cambia qualora le ricette in cui vengono impiegate siano colme di olio, burro o altri grassi, per non parlare di metodi di cottura come la frittura.
Sfortunatamente, però, hanno un difetto piuttosto importante, specie per persone che combattono con i livelli di colesterolo: molti crostacei presentano un contenuto di colesterolo alimentare alto.
Colesterolo e crostacei, se fai così puoi mangiarli tranquillamente
Evitare i crostacei per il timore che abbiano un impatto sul colesterolo nel sangue è una delle strategie che si possono mettere in atto per evitare che i propri livelli si alzino troppo. Il problema, però, è che da sola non si tratta affatto di una strategia vincente, anzi. Infatti, rinunciare ai crostacei, oltre che una perdita piuttosto consistente che riguarda il gusto, può portare a delle importanti mancanze.
In generale, come sempre, o quasi, in casi analoghi, anche alimenti considerati dannosi, lo sono solamente quando li si consuma in grande quantità. Pensiamo a un ottimo alimento, ma che contiene molti grassi, come l’avocado: non è necessario evitarlo del tutto, anzi, è bene assumerlo, ma con moderazione. In questo modo è possibile estrapolarne i nutrienti positivi, evitando, però, l’accumulo di grassi. In modo analogo, non è bene mangiare grandi quantità di crostacei: ecco in che modo li si può assumere perché abbiano solamente un effetto positivo sull’organismo.

Crostacei, se non li mangi rischi grosso
Secondo le linee guida nutrizionali, è bene consumare i crostacei (in assenza di patologie), circa due volte alla settimana, con una porzione media di circa 150 grammi. Sebbene, infatti, presentino un contenuto consistente di colesterolo alimentare, questi non vengono esclusi per gli effetti benefici e per le loro caratteristiche indubitabilmente positive per una buona alimentazione.
Nello specifico, il fatto che siano ricchi di proteine e abbiano un basso apporto calorico sono due caratteristiche che spingono gli esperti a incoraggiare le persone a inserirli nella propria alimentazione, sebbene con moderazione. Nel caso in cui vi siano patologie legate all’alimentazione, fisiche, mentali o di qualunque genere, bisogna, comunque, rivolgersi direttamente a un professionista nel campo medico o della nutrizione.
