Un Viaggio nella Storia e nell’Arte delle Erbe Palustri di Bagnacavallo

Le risorse naturali, un tempo considerate doni preziosi dalle generazioni passate, sono al centro dell’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo (Ravenna). Questo straordinario progetto, nato nel 1985 e gestito da un’associazione culturale senza scopo di lucro con sede in via Ungaretti 1, offre una prospettiva ecologica e culturale unica. L’ambiente palustre ravennate, ricco di materie prime, ha favorito lo sviluppo di un artigianato tradizionale eccezionale. All’interno dell’Ecomuseo, salici, pioppi e altre erbe palustri prendono vita in manufatti antichi e moderni: ceste intrecciate, tessuti pregiati, oggetti di arte e di uso quotidiano. L’esposizione illustra anche la storia delle comunità che, a partire dal XIV secolo, hanno abitato queste zone umide, ripercorrendo la vita nelle capanne tradizionali, visitabili nell’Etnoparco, che un tempo offrivano rifugio anche a fuggitivi e dissidenti. Ma la vitalità dell’Ecomuseo non si limita al passato. Le tradizioni locali sono ancora vive, alimentate dalla creatività degli artigiani che realizzano e vendono prodotti di alta qualità, frutto di tecniche secolari. Oltre 3000 reperti, tra cui cappelli, borse, sedie e abiti, testimoniano la maestria dell’intreccio, dell’incastro e della tessitura. Un’escursione all’Ecomuseo, con le sue ricostruzioni suggestive e la possibilità di acquistare pezzi unici, come la caratteristica paglietta indossata anche dal poeta D’Annunzio, rappresenta un’esperienza indimenticabile.