Deliziosi Fichi Caramellati: un Gioiello della Cucina Romagnola

Deliziosi Fichi Caramellati: un Gioiello della Cucina Romagnola

Un tesoro della tradizione culinaria romagnola, i fichi caramellati sono una prelibatezza che incanta il palato. Questa confettura, tipica della gastronomia contadina, si gusta solitamente in abbinamento a formaggi morbidi come lo squacquerone e alla piadina. Sebbene la preparazione richieda pazienza – i fichi devono riposare per almeno dodici ore con zucchero e scorza di limone, e la cottura è piuttosto lunga – il risultato è straordinariamente appagante. Optate per fichi piccoli e sodi, leggermente acerbi, preferibilmente di varietà nera. Ecco gli ingredienti: 1 kg di fichi, 300-400 g di zucchero, un limone (con scorza edibile). Disponete i fichi interi in una pentola ampia e bassa (per una cottura omogenea è consigliabile uno strato singolo, anche se quantità maggiori sono gestibili a strati). Aggiungete la scorza di limone tagliata a pezzetti o grattugiata, il succo del limone e, a pioggia, lo zucchero. Lasciate riposare per tutta la notte. Cuocete a fuoco lentissimo per circa due ore, mescolando delicatamente per evitare di rompere i fichi. La cottura è ultimata quando lo sciroppo assume la consistenza e il colore del miele. Trasferite i fichi ancora caldi in vasetti sterilizzati (bolliti per almeno 15 minuti). Chiudete ermeticamente, capovolgete per mezz’ora, quindi reimmergeteli nell’acqua bollente (dove avete sterilizzato i vasetti) per 15 minuti. Dopo averli estratti e capovolti nuovamente, verificate la sigillatura dei coperchi. Conservateli al buio in un luogo asciutto: si manterranno per oltre un anno, ma è preferibile gustarli dopo un paio di mesi. (*) La spedizione del PDF è automatica. Con l’invio della richiesta, accetti l’iscrizione alla newsletter di Romagna a Tavola per rimanere aggiornato sulle nuove ricette. Iscriviti ora!