Nettari di frutta e verdura: un confronto tra metodi di estrazione e benefici

Bere succhi di frutta o verdura offre un metodo efficace per integrare elementi nutritivi essenziali e mantenersi idratati, soprattutto durante i mesi estivi. Queste bevande apportano all’organismo un prezioso carico di vitamine, minerali, enzimi e antiossidanti. Tuttavia, esistono significative differenze tra i diversi tipi di succhi. Consideriamo, ad esempio, i frullati, ottenuti tramite lame ad alta velocità che tritano finemente gli ingredienti, creando una consistenza cremosa e densa. Poiché utilizzano frutta e verdura intera, conservano un’elevata quantità di fibre, benefiche per la salute intestinale. Diversamente, i succhi centrifugati, ottenuti tramite centrifuga, filtrano solo il liquido, eliminando polpa e fibre, con conseguente perdita di alcune sostanze nutritive. Inoltre, l’elevata temperatura generata dalla lama accelera l’ossidazione, degradando vitamine ed enzimi. Un approccio alternativo è rappresentato dai succhi ottenuti con l’estrattore a freddo, che, lavorando a bassa velocità, preserva la maggior parte delle proprietà benefiche. Questo apparecchio, tramite una coclea, macina e pressa gli ingredienti, producendo un succo “vivo” con un contenuto di circa il 30% superiore rispetto ai centrifugati, e un miglior profilo organolettico. Grazie alla loro minore quantità di fibre, questi succhi sono facilmente digeribili e adatti a chi soffre di problemi intestinali. Inoltre, l’estrattore a freddo è più semplice da pulire rispetto alla centrifuga e permette di utilizzare anche bucce, scorze e verdure a foglia, consentendo persino la preparazione di latte vegetale da frutta secca. È comunque consigliabile evitare frutta troppo polposa come fichi o banane, che potrebbero causare inceppamenti. In conclusione, i succhi vivi, altamente idratanti, sono ideali per diete dimagranti, depurazione dell’organismo e apporto di vitamine, sali minerali ed enzimi.