Strategie di marketing nei supermercati: l’influenza sugli acquisti infantili

Acquistare generi alimentari con i bambini al seguito può trasformarsi in una vera sfida per i genitori. La pressione esercitata dai prodotti dolciari e snack posizionati strategicamente vicino alle casse rappresenta un ostacolo significativo. Diversi studi confermano l’elevata percentuale di richieste infantili per questi articoli (73% secondo una ricerca pubblicata su Health Promotion International), con un’altrettanto alta percentuale di genitori che vi cedono (70%). La maggioranza di queste richieste (88%) riguarda prodotti ad alto contenuto di zuccheri, cioccolato e snack vari. Alcuni supermercati hanno intrapreso iniziative per contrastare questo fenomeno. Ad esempio, la catena U2 in Italia ha sostituito le classiche golosità con opzioni più sane, dedicate al benessere. Precedentemente, nel 2008, la francese Leclerc aveva annunciato e poi attuato una simile strategia, rimpiazzando tredici prodotti dolciari per bambini con alternative a base di frutta al 100%. Leclerc ha motivato la decisione con l’obiettivo di supportare una corretta educazione alimentare dei più piccoli, riconoscendo il forte impatto delle leccornie malsane sui bambini. Analogamente, la catena tedesca Aldi ha adottato una politica simile nei suoi punti vendita americani, rimuovendo snack e dolci dalle casse. Queste esperienze dimostrano come i supermercati possano svolgere un ruolo attivo nel facilitare le scelte alimentari sane delle famiglie, riducendo la tentazione di acquisti impulsivi, soprattutto nelle aree strategiche come le casse. L’impatto positivo su famiglie e bambini è evidente: la collaborazione tra supermercati e consumatori contribuisce a promuovere un’alimentazione più equilibrata.