Grana Padano: Un alleato inaspettato contro l’ipertensione

Una dieta sana è la migliore medicina, un principio universalmente riconosciuto. Recenti studi nel campo della nutrizione hanno però prodotto risultati sorprendenti riguardo al Grana Padano DOP. Un’analisi clinica controllata, condotta su pazienti ipertesi di età compresa tra 45 e 65 anni (di entrambi i sessi) e paragonabile a trial farmacologici – una metodologia estremamente rigorosa per un alimento – ha dimostrato che l’assunzione giornaliera di 30 grammi di Grana Padano DOP stagionato 12 mesi per due mesi riduce significativamente la pressione alta. Questa ricerca, condotta da un team di scienziati italiani, tra cui quelli dell’Istituto di Scienze degli Alimenti e della Nutrizione dell’Università Cattolica di Piacenza, sotto la supervisione del dottor Giuseppe Crippa dell’Unità operativa di ipertensione dell’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, ha ottenuto il riconoscimento dell’American Society of Hypertension. Il segreto risiede nei tripeptidi presenti nel Grana Padano, dotati di proprietà ACE-inibitorie, simili a quelle dei farmaci antipertensivi. L’effetto benefico, tuttavia, sembra specifico del Grana Padano, a causa della particolare combinazione di fattori quali la specie di lattobacilli utilizzati, il tipo di caseificazione e il processo di stagionatura. Questo studio smentisce l’idea diffusa che i formaggi siano dannosi per la salute a causa dell’elevato contenuto di sale, grassi e colesterolo: 30 grammi di Grana Padano contengono meno sodio di una semplice pagnotta e decisamente meno di una pizza. In conclusione, seguire un’alimentazione equilibrata, tenendo conto di queste nuove scoperte scientifiche, è fondamentale per la salute.