“Il Paese che consuma più pasta è questo”: italiani non siete affatto gli unici al mondo | La scoperta assurda
Chi mangia più pasta (Foto di Ron Lach da pexels) - romagnaatavola.it
Pensavate che la pasta fosse un’esclusiva italiana? Sorpresa: il suo amore è globale, con Paesi lontani che la consumano quasi quanto noi.
La pasta è praticamente una religione in Italia. Colazione, pranzo, cena. Ok, forse non a colazione, ma per tutto il resto della giornata è difficile resisterle. Spaghetti, penne, fusilli… ognuno ha la sua fede culinaria.
E non parliamo solo di quantità: c’è l’arte della cottura al dente, il sugo che non deve mai essere troppo liquido, il parmigiano che si grattugia al momento giusto. Insomma, da noi la pasta è quasi un’istituzione nazionale.
Ogni regione ha la sua specialità, ogni famiglia il suo segreto. Tra carbonara, ragù e pesto, la creatività italiana con la pasta non conosce limiti. E se per caso provi a cambiare condimento, gli sguardi si fanno subito inquisitori. Perché ognuno ha le sue preferenze anche per quanto riguarda l’abbinamento tra formati e condimento.
Eppure, per quanto ci piaccia pensarci come i sovrani indiscussi degli spaghetti, la verità è che non siamo gli unici a mangiarne quantità industriali. La sorpresa? È il piatto preferito anche di un Paese che in pochi avrebbero immaginato.
Pasta: non è un primato solo italiano
Nonostante tutti noi ci sentiamo campioni mondiali, la pasta ha conquistato cuori e forchette ben oltre i confini italiani. E non stiamo parlando solo di Francia o Spagna: a sorprendere è un Paese in Nord Africa, dove tra cous cous e spezie la pasta ha trovato una nuova casa, diventando un vero e proprio protagonista dei pasti quotidiani.
La Tunisia, secondo esquire.com, ci segue a ruota. Ma non è l’unico caso curioso: anche dall’America Latina arrivano segnali sorprendenti. In Venezuela, per esempio, questo piatto è ormai parte della routine domestica, nonostante tradizioni gastronomiche completamente diverse. Insomma, la pasta sembra avere il superpotere di adattarsi a qualsiasi cultura. Sarà per questo che tutti la amano.

Il Paese che non ti aspetti
Poi ci sono Paesi mediterranei e sudamericani che, seppur lontani dalle origini italiane, hanno abbracciato penne e spaghetti con entusiasmo, come la Grecia e il Perù. Il messaggio è chiaro: la pasta non è più solo un simbolo della nostra cucina, è un fenomeno globale. Ovunque, chiunque la cucini può sentirsi un po’ chef italiano, anche senza parmigiano fresco a portata di mano (purché non la condisca con il ketchup).
Insomma, italiani, possiamo continuare a vantare il primato nel consumo pro capite (23 chili all’anno contro i 17 della Tunisia) ma sappiamo che la pasta non è gelosa: viaggia, conquista e sorprende ovunque.
