Il sale invisibile: una minaccia silenziosa per la nostra salute

Sapevate che la maggior parte del sale che ingeriamo quotidianamente è “nascosto”? Circa il 75% del nostro apporto giornaliero proviene da alimenti apparentemente innocui. Questa presenza subdola di sodio è al centro della Settimana Mondiale per la Riduzione del Consumo di Sale, promossa da WASH (World Action on Salt and Health), un’organizzazione globale con collaborazioni in oltre 95 paesi. L’iniziativa, che si tiene annualmente (es. nel 2020, dal 9 al 15 marzo), mira a sensibilizzare il pubblico sui pericoli dell’eccesso di sale e sulle sue conseguenze negative per la salute. Nonostante una crescente consapevolezza del problema e i conseguenti sforzi di molti per limitare l’assunzione di sodio, siamo ancora lontani dall’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che raccomanda un consumo giornaliero non superiore a 5 grammi (pari a 2 grammi di sodio). I prodotti alimentari trasformati sono i principali colpevoli: pane, prodotti da forno, latticini e salumi sono particolarmente ricchi di sale, così come carni già cotte e affettate (es. tacchino, roast beef). Anche la pizza, un piatto molto amato, contribuisce significativamente all’apporto di sodio, con una singola fetta che può contenere fino a 760 mg. Per ridurre l’apporto di sale nella nostra dieta, è fondamentale leggere attentamente le etichette nutrizionali e preferire prodotti con un contenuto di sale inferiore a 0,3 grammi per 100 grammi. Si consiglia inoltre di moderare l’uso di sale in cucina e a tavola, utilizzando in alternativa spezie, erbe aromatiche, succo di limone o aceto per insaporire i piatti. È altrettanto importante limitare il consumo di cibi ricchi di sodio, come dadi da brodo, salse, maionese e altri condimenti, nonché snack confezionati, patatine, alcuni formaggi e salumi, e cibi in scatola. Infine, è consigliabile evitare di aggiungere sale alle pappe dei bambini nel loro primo anno di vita, per non abituarli a sapori eccessivamente intensi. WASH propone cinque azioni concrete per ridurre il consumo di sale: recuperiamo il gusto naturale degli alimenti e salvaguardiamo la nostra salute!