La Focarina, o fugaràza, o fogheraccia! Tradizione tipica della Romagna contadina, pagana e cristiana. Secondo la tradizione religiosa, l’avvento della primavera è segnato dalla festa di San Giuseppe, protettore dei poveri. Ma in Romagna, oltre alle celebrazioni religiose, sono sopravvissute alcune usanze pagane, come i falò di primavera…
Prima ancora dei Romani, la Romagna era territorio dei Celti. In questo periodo si svolgevano i riti celtici che propiziavano la fertilità, poi assorbiti dal calendario romano. Nel mese di Marzo venivano svolti anche i riti di purificazione agraria.
Proprio il falò appartiene a questa antica cultura. Il fuoco è un tipico elemento purificatore in molte tradizioni. I nostri avi erano soliti celebrare l’arrivo della primavera e invocare una buona annata per la raccolta nei campi tramite grandi roghi. Ecco da dove nasce la tradizione dei falò accesi la sera della vigilia di San Giuseppe, le “focarine” o “fogheracce” che in Romagna si rincorrono nelle diverse località, dalla costa all’entroterra. Un’occasione per ritrovarsi davanti al fuoco acceso con un bicchiere di vino, una piadina e un po’ di musica per inaugurare nel modo migliore la stagione che sta per arrivare.
A Rimini, l’appuntamento principale è a Marina Centro, con il grande falò e il mercatino di San Giuseppe. Per i bambini, una speciale fogheraccia: presso l’area verde Casa Macanno in via Macanno, laboratori e giochi dalle 17,30. Non manca la tradizionale focarina di Casa Pomposa, centro giovani di Via Pomposa, 8. La festa inizia alle ore 20 con concerti e dj-set.
A Cesenatico, anche quest’anno l’Associazione Lupi di Libero propone la Focarina di San Giuseppe. Per tutti, dolci, vin brulè e piada! Con la musica della Brel Watermelons Band, la Villmora Band, i Barchè e Il Presidente. Per il weekend 18 e 19 marzo è prevista a Cervia la Fiera di San Giuseppe, che coincide con la tradizionale Sagra della Seppia.
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