In generale, andando indietro nel tempo, il consumo dei legumi è stato accomunato a momenti di carestia o, più in generale, alle classi sociali più povere. Sarà forse questa una delle ragioni dai cui è derivata, negli ultimi decenni, una riduzione del loro consumo a favore di un’abitudine ormai consolidata a preferire alimenti di origine animale, in particolare la carne.
Dal punto di vista scientifico il consiglio è però unanime: prediligere una dieta basata su un minore utilizzo di carne, di buona qualità, alternata a cibi proteici di origine vegetale.
Un piatto unico a base di legumi e cereali garantisce un apporto nutrizionale completo e rappresenta una valida alternativa al consumo di proteine animali.
Abbinare legumi e cereali è una consuetudine antica. Sono infatti numerose le civiltà e le culture tradizionali che hanno basato le proprie abitudini alimentari intorno a questo binomio. Possiamo affermare che gli antichi saperi hanno in qualche modo anticipato le odierne conoscenze di dietetica e di scienza dell’alimentazione.
È dimostrato che le proteine, di cui sono ricchi i legumi, apportano una discreta quantità di alcuni aminoacidi essenziali – in particolar modo la lisina –, mentre sono carenti di una famiglia di aminoacidi – i solforati – che i cereali contengono invece in buone dosi. La loro associazione porta a un piatto completo ed equilibrato, non solo dal punto di vista proteico, ma anche glucidico e calorico. Pasta e fagioli, riso e piselli, zuppe di pane e legumi costituiscono piatti unici di buon valore nutrizionale e di costo economico contenuto.
Da non sottovalutare, infine, il minore impatto ambientale della coltivazione dei vegetali rispetto agli alti costi, in termini di acqua ed energia, dell’allevamento.
Per la sfoglia:
• 300 gr. di farina;
• 3 uova.
Per i fagioli:
• 1/2 cipolla;
• 2 spicchi d’aglio;
• 1 carota;
• 1 costa di sedano;
• olio extra vergine di oliva;
• 300 gr. di fagioli secchi (messi a bagno dalla sera prima) o 1 kg di fagioli freschi;
• 50 gr. di pancetta;
• sale;
• pepe.
La Sfoglia
In una terrina iniziare a impastare 300 gr. di farina con le uova e una presa di sale. Lavorate energicamente per una decina di minuti. Formare una palla con l’impasto e lasciatelo riposare per circa mezz’ora. Riprendete l’impasto e stendere una sfoglia sottile su un piano infarinato. Arrotolatela e con un coltello ben affilato a lama liscia tagliate la pasta a tocchetti di 2 cm come a fare le tagliatelle e che taglierete di nuovo in maniera irregolare in modo da ottenere dei rombetti di pasta di varie misure.
I Fagioli
Preparare il soffritto con mezza cipolla affettata, 2 spicchi di aglio, 1 carota e 1 costa di sedano tritati, e mezzo bicchiere di olio.
Non appena il soffritto diventa dorato aggiungete la pancetta a dadini e 1 kg di fagioli borlotti freschi (oppure 300 gr di borlotti secchi messi in ammollo in acqua la sera prima) e due litri di acqua leggermente salata. Lasciate bollire i fagioli piuttosto lentamente e aggiungere altra acqua calda se necessario.
Raggiunta la cottura dei fagioli (occhio che la preparazione non deve risultare molto brodosa) cuocere nella zuppa i maltagliati per pochi minuti, aggiungete pepe macinato fresco
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