Pera (Fonte:Unsplash)-Romagnaatavola
Si è appena concluso il Ferrara Food Festival e tra i protagonisti assoluti non possiamo non citare la celebre Pera dell’Emilia-Romagna.
La celebre Pera dell’Emilia-Romagna è stata protagonista del Ferrara Food Festival, tenutosi dal 31 ottobre al 2 novembre presso il Pala SimaBio in piazza Municipale, promosso da CSO Italy e dal Consorzio della Pera dell’Emilia-Romagna IGP.
“La Pera dell’Emilia-Romagna IGP: eccellenza, territorio e innovazione”: questo il titolo dell’iniziativa, che ha evidenziato il valore produttivo, culturale e gastronomico di questo frutto, emblema delle coltivazioni della regione.
L’iniziativa rientra nelle attività di comunicazione e valorizzazione della Pera dell’Emilia-Romagna IGP, promosse da CSO Italy e dal Consorzio della Pera dell’Emilia-Romagna IGP.
Il loro fine è promuovere una cultura alimentare attenta alla qualità, alla sostenibilità e al valore delle produzioni certificate italiane.
La celebre Pera – stando a ciò che sostengono i botanici – affonda le sue radici in Cina. Da allora sono passati circa 4.000 anni e nel frattempo di cose ne sono successe. Nell’antico Egitto
era venerata come frutto sacro, nella Magna Grecia era associata a varie divinità, ma ci pensarono poi i Romani a diffonderla in tutto l’impero. Basti pensare che Plinio il Vecchio, nel suo Naturalis Historia, documenta più di 40 differenti varietà di pere. Queste furono preservate nel Medioevo dagli ordini monastici, durante le invasioni barbariche e divennero cibo di lusso in Europa.
Ma la loro era d’oro arrivò solo dopo il XVIII secolo – precisamente tra il XVIII e il XIX secolo – quando trovò la sua diffusione anche in Italia. Qui nacquero infatti le prime coltivazioni in quegli anni e dai primi del ‘900 l’Emilia-Romagna nello specifico ne divenne il punto di riferimento non solo su territorio nazionale, ma europeo. In passato alcune varietà richiedevano cottura – basti pensare che nel XVIII secolo erano diffuse le pere dolci da passeggio, cotte e ricoperte di caramello – ma le pere venivano consumate principalmente fresche. Oggi esistono 8 varietà – Abate Fétel, Conference, Kaiser, Decana del Comizio, Carmen, Santa Maria, Williams, Max Red Bartlett – sono talmente famose in Emilia-Romagna da meritare una celebrazione.
Paolo Bruni, presidente di CSO Italy, durante l’evento tenutosi a Ferraral ha evidenziato come la pericoltura, nonostante abbia attraversato periodi complessi, sia sempre rimasta un pilastro dell’agricoltura non solo emiliano-romagnola, ma di tutto il Paese. Come lui stesso ha affermato durante il suo intervento: “Nonostante le criticità, l’Italia conserva il primato europeo e la pera resta la prima coltura frutticola della nostra regione, concentrando oltre il 30% delle superfici frutticole coltivate in regione. Questo comparto ha ancora molto da dire e rappresenta un patrimonio da difendere e rilanciare con orgoglio. Ogni pera IGP è sinonimo di qualità, sicurezza e sostenibilità. Sceglierla non è solo un atto di consumo, ma un gesto che sostiene l’economia agricola e le persone che la rendono possibile”.
Come poi ha evidenziato Giuliano Donati, presidente del Consorzio della Pera dell’Emilia-Romagna IGP, sostenere questo alimento significa difendere la qualità e la professionalità dei produttori. “Ogni frutto rappresenta il legame tra il sapere agricolo e la tradizione della nostra regione”. L’evento si è chiuso con lo show-cooking dello chef Michele Bacilieri del Ristorante Cucina Bacilieri di Ferrara, che ha presentato a tutti il PeraMisù, una rivisitazione in chiave moderna del celebre tiramisù, che ha come protagonista assoluta ovviamente la pera.
Allarme per un formaggio che può essere molto pericoloso per la salute a causa di…
Non ci avresti mai creduto se non te lo avessero dimostrato: ecco qual è la…
Menzogna a mezzogiorno, ecco cosa hanno scoperto i fan del programma: Antonella Clerici non l'avrebbe…
Diffuso un allarme su un miele famosissimo: dentro hanno trovato degli antiparassitari. Ecco cosa sapere…
Zafferano ed emorragie sono collegati: eppure pensavate fosse del tutto innocuo, ecco cosa non sapete…
Hai sempre buttato l’acqua della pasta? Errore! Scopri dove versarla per non rovinare la pentola…