La Guida Michelin 2016: un’analisi dei ristoranti romagnoli stellati

Sebbene spesso considerata un’istituzione rigida e poco trasparente, la Guida Michelin suscita in molti, tra cui noi stessi, una curiosità irresistibile. Questa guida, nata nel 1896 come un’idea dei fratelli Michelin, fondatori dell’omonima azienda di pneumatici, inizialmente serviva come pratico vademecum per gli automobilisti francesi, elencando officine, farmacie e altro. Nel 1900, questo piccolo libretto rosso, di circa 400 pagine, si arricchì di sezioni dedicate a luoghi di soggiorno e ristorazione. Le stelle, inizialmente indicanti la fascia di prezzo, evolsero nel tempo diventando sinonimo di qualità culinaria. Oggi, la Guida Michelin è un punto di riferimento internazionale per gli appassionati di gastronomia. La sua edizione 2016, presentata a Milano, ha registrato 24 nuovi ristoranti stellati, 8 conferme a tre stelle, 28 a due stelle e 288 a una stella. In Romagna, diversi ristoranti del circuito “Romagna a Tavola” hanno mantenuto la loro prestigiosa valutazione. A San Marino, il Ristorante Righì brilla con una stella Michelin. A Imola, il San Domenico si fregia di due stelle. Il Povero Diavolo, a Torriana (Rimini), e i ristoranti Magnolia e La Buca a Cesenatico vantano ciascuno una stella, celebrando la cucina di mare. A Miramare (Rimini), il ristorante Guido brilla di una stella, così come Il Piastrino a Pennabilli, città legata a Tonino Guerra. La Romagna, dunque, conferma la sua eccellenza culinaria, sfoggiando un ricco ventaglio di stelle Michelin. Seguiteci per restare aggiornati su ricette, eventi e manifestazioni! Iscrivetevi alla newsletter!