La piada fritta romagnola: una ricetta tradizionale

I lettori di “Romagna a Tavola” hanno chiarito un aspetto interessante della nostra gastronomia: le crescentine, a quanto pare, non sono tipiche della Romagna. La protagonista è invece la piada fritta, un’alternativa squisita! Ricordo di averla assaggiata da bambina, e mi chiedo se la mia memoria giochi qualche scherzo, confondendola con le crescentine. Un lettore, Mario, ci ha gentilmente fornito la sua ricetta, che condividiamo con voi. La qualità degli ingredienti, soprattutto la farina, incide sul risultato finale. Ecco gli ingredienti: 1 kg di farina 0, 200 g di strutto o olio extravergine d’oliva, un cucchiaino abbondante di sale, un cucchiaino abbondante di bicarbonato (alcuni usano lievito per torte salate), acqua (naturale o gassata) q.b. per un impasto elastico. Mescolate tutti gli ingredienti fino a ottenere un impasto omogeneo e malleabile. Coprite la ciotola con pellicola trasparente e lasciate riposare per un’ora. Formate delle palline di impasto, grandi come le piadine desiderate. Per la frittura, utilizzate olio di girasole alto oleico (ha un punto di fumo più elevato), stendete l’impasto a circa 3 millimetri di spessore (o più, per una maggiore croccantezza) e friggete in olio a 170°, girando le piadine quando dorano. Scolatele con una schiumarola e tamponatele con carta assorbente. Buon appetito! Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato su ricette, eventi e manifestazioni!