La cucina romagnola, rinomata per la sua ricchezza e varietà, celebra le festività dei defunti con dolci tradizionali unici e ricchi di storia. Il ciclo delle stagioni influenza la nostra alimentazione, ma alcune preparazioni culinarie rimangono legate a date specifiche, indipendentemente dalle condizioni climatiche. Tra ottobre e novembre, le pasticcerie e i forni romagnoli espongono una varietà di leccornie commemorative, tra cui il “pane dei morti”, le “ossa dei morti” e le famose “fave dei morti”. Queste specialità, diffuse nel centro-nord Italia, presentano numerose varianti regionali, ognuna custode di una ricetta antica tramandata nel tempo. Le “fave dei morti”, croccanti biscotti che si conservano a lungo, sono forse le più note. Solitamente a base di mandorle tritate, variano nel colore e nell’aroma a seconda delle spezie utilizzate (limone, cannella), presentandosi verdi, marroni o rosate. Ancor più radicata nella tradizione romagnola è la “piada dei morti”, un dolce che, diversamente dal nome, non ha nulla a che vedere con la piadina classica. Assomiglia piuttosto a una focaccia dolce di grandi dimensioni, preparata con farina, lievito, zucchero, uova e frutta secca. Le sue origini affondano nelle antiche tradizioni celtiche della Romagna, dove la notte di Ognissanti era celebrata come Capodanno e considerata un passaggio tra il mondo dei vivi e quello dei morti. In omaggio agli spiriti, venivano preparati cibi speciali, tra cui l’antenata dell’attuale “piada dei morti”. Anche le “fave dei morti” possiedono una storia affascinante. In origine preparate con fave secche, la ricetta fu modificata con l’utilizzo di mandorle per evitare problemi legati al favismo. Il nome, però, è rimasto, in quanto le fave, con le loro lunghe radici, erano considerate un collegamento tra la terra e il mondo sotterraneo, un alimento sacro ai defunti, i cui baccelli si credeva ospitassero le anime dei trapassati. Qualunque sia la vostra preferenza, la stagione dei dolci tradizionali romagnoli è un’occasione di gusto e scoperta culturale. Restate aggiornati sulle nostre ricette, eventi e manifestazioni! Iscrivetevi alla newsletter!
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