La Locanda dei Salinari di Cervia: un’esperienza culinaria romagnola

La Locanda dei Salinari di Cervia: un’esperienza culinaria romagnola

Nel cuore storico di Cervia, a pochi passi da Piazza Pisacane, sorge un locale ricco di storia: la Locanda dei Salinari. Situato in un’area un tempo abitata dai lavoratori delle famose saline, questo ristorante, guidato dallo chef Gianni Berti e dalla sua compagna Barbara Sirri da oltre quindici anni, conserva il fascino del vecchio borgo marinaro. In origine conosciuta come “Il Piccione”, dal 2005 ha assunto il nome attuale, rendendo omaggio alle radici e alla tradizione culinaria di Cervia, strettamente legate alle saline. Accessibile da due ingressi – uno sulla via XX Settembre, vicino a Piazza Pisacane, l’altro su via Edoardo Sacchetti, nei pressi di Viale Roma – la locanda offre due sale intime ed eleganti. Il menù, che spazia tra piatti di mare e di terra, include, nella stagione invernale, specialità di selvaggina, fiore all’occhiello della casa. Lo chef Berti predilige ingredienti locali di alta qualità. Accolti dal responsabile di sala, Gianluca, la cui cortesia è emblematica dell’ospitalità romagnola, ci siamo accomodati in una sala dal semplice ma impeccabile allestimento, impreziosita da decorazioni floreali. L’atmosfera calda e accogliente, esaltata da un sapiente gioco di luci e ombre con vista sulla cantina, ci ha subito conquistati, creando un piacevole contrasto con la leggera nebbia che avvolgeva Cervia in quella fredda serata di gennaio. Il menù, con numerose opzioni à la carte e percorsi degustazione, e un’eccellente carta dei vini, che comprende champagne, vini in anfora, naturali e biodinamici, ha soddisfatto appieno le nostre aspettative. Affidandoci alla competenza dello chef e ai consigli di Gianluca, abbiamo iniziato la cena con un aperitivo offerto dalla casa: un vermouth chinato di Torino servito con un delizioso carpaccio di branzino, anacardi e misticanza, accompagnato da fragranti piadine e grissini fatti in casa. A seguire, capesante rosolate con crema di cardi e porro fritto allo zafferano, un piatto dal sapore armonioso ed equilibrato, esaltato da un Brut millesimato Frassinelli 2018. I passatelli di Romagna con crostacei e porcini, un piatto che fonde sapientemente sapori di mare e di terra, sono stati accompagnati da un 168 Trebbiano Rubicone IGT, vino asciutto e fruttato. La consistenza compatta e liscia dei passatelli, differente dalla ricetta tradizionale, si è rivelata perfetta per questo abbinamento. Il baccalà fritto con umido di fagioli borlotti, un secondo piatto dal carattere deciso, ci ha deliziato con la sua impanatura croccante e leggera, perfettamente bilanciata; il Burson Randi 2016, un rosso del Ravennate, ha completato al meglio l’esperienza. Infine, una tarte tatin con gelato e mele essiccate e una sbrisolona con zabaione e frutti di bosco, dessert di livello superiore, serviti con un Albana di Romagna Passito “Innamorato” della cantina Morini, hanno concluso in bellezza il nostro pasto. Lasciando la Locanda, sazi e soddisfatti, abbiamo già programmato il nostro ritorno per assaporare le altre specialità dello chef, in particolare i piatti a base di selvaggina e mora romagnola. Jessica Raffaetà. Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato sulle serate a tema!