Menù Trasparenti: L’Indicazione degli Alimenti Surgelati

Menù Trasparenti: L’Indicazione degli Alimenti Surgelati

Nel corso degli anni ho esaminato innumerevoli menu, più di quanti libri abbia mai letto. Ricordo un tempo in cui il cameriere elencava frettolosamente le pietanze, rendendo la scelta un’impresa ardua. Spesso si optava per il piatto più familiare e prevedibile, sacrificando magari sapori più interessanti di cui non si comprendeva appieno la composizione. Oggi, la situazione sembra migliorata: materie prime, ingredienti congelati e allergeni dovrebbero essere chiaramente indicati. Ma è effettivamente così? Ho riscontrato in diversi locali una carenza di informazioni sugli allergeni e una scarsa chiarezza riguardo l’utilizzo di prodotti surgelati. La normativa è perentoria: i menu devono indicare esplicitamente la presenza di ingredienti surgelati. La mancata dichiarazione, anche solo per pesce o carne surgelati in magazzino, configura un tentativo di frode. Al di là delle complicazioni burocratiche, riteniamo fondamentale che il menu specifichi se un alimento è fresco o meno. La questione non riguarda la qualità intrinseca del prodotto, bensì il metodo di conservazione. Chi consuma un pasto ha il diritto di sapere se gli ingredienti sono freschi, congelati, surgelati o sottoposti a shock termico (abbattimento rapido della temperatura). Un controllo a sorpresa o un cliente particolarmente attento possono comportare sanzioni significative per il ristoratore, da multe consistenti a pene detentive. È sufficiente che i congelatori siano pieni mentre il menu tace sulla provenienza del prodotto per incorrere in reati penali. La giurisprudenza è inequivocabile: la semplice disponibilità di alimenti surgelati non indicati nel menu configura un tentativo di frode commerciale, indipendentemente dalla presenza di un cliente. L’uso di alimenti surgelati è consentito, a condizione che sia dichiarato nel menu. Resta aggiornato su ricette, eventi e manifestazioni! Iscriviti alla newsletter!