Muffa, non devi buttare tutti i cibi: questo lo puoi mangiare lo stesso ma nessuno te lo dice | Sprechi solo soldi

arancia con muffa

La muffa (Foto di Andreas da Pixabay) - romagnaatavola.it

La muffa non è sempre un nemico: alcuni alimenti si possono ancora salvare. Scopri cosa davvero va buttato e cosa no, per evitare sprechi inutili.

La muffa è un nemico quasi invisibile, una fastidiosa ospite che si presenta come macchie colorate su pane, frutta o formaggi. Non appena la vedi, il panico prende il sopravvento, e ti chiedi se sia il caso di buttare via tutto. E spesso lo fai. Ma cos’è davvero, e come si forma?

La muffa ama la compagnia dell’umidità e del caldo, quindi una conservazione sbagliata fa il suo gioco. Pane lasciato chiuso nella busta di plastica? Frutta succosa senza protezione? Ecco il terreno perfetto per farla prosperare.

Non è però sempre questione di “buono” o “cattivo”, non tutte le muffe sono uguali, e non sempre la loro presenza significa che tutto è da cestinare. La questione è più complessa, e spesso buttiamo via più del necessario.

Sai quante volte hai gettato via cibo ancora buono? Proprio così, spesso buttiamo alimenti che, con un po’ di attenzione, potrebbero ancora salvarsi. Sì, la muffa è fastidiosa, ma non sempre è sinonimo di rifiuto totale. Scopri cosa puoi mangiare lo stesso senza rischi.

Muffa: non tutti i cibi sono da buttare

Diciamolo chiaramente però: quando la muffa attacca alcuni cibi, non c’è rimedio casalingo che tenga. È il caso del pane, ad esempio: anche se ti limiti a tagliare la parte “incriminata”, le spore potrebbero aver già fatto il giro del filone. Lo stesso discorso vale per la frutta secca, i legumi, i latticini freschi e – ovviamente – carne e pesce. In questi casi, meglio arrendersi e buttarli, anche se il cuore piange un po’.

E poi pesche, pomodori, frutti di bosco: in questi casi una macchia di muffa è quasi sempre sinonimo di “non più buoni”. Lo stesso vale per i succhi di frutta e i liquidi in generale.

fetta di gorgonzola su tagliere con uva
Le muffe buone (Foto di Анатолий Стафичук da Pixabay) – romagnaatavola.it

Alcuni sono ancora mangiabili

E poi ci sono loro: i sopravvissuti. Alcuni formaggi, ad esempio, convivono già con le muffe “buone” (come il gorgonzola), quindi se ne compare un’altra simile e superficiale, si può semplicemente tagliare via con generosità e andare avanti. Nel caso di quelli stagionati, soprattutto. Anche i salumi stagionati, seppur ben conservati, possono mostrare qualche traccia bianca, ma senza essere da buttare: basta rimuovere la parte interessata et voilà, pronti da gustare.

Certo, serve un po’ di attenzione: non stiamo dicendo di mangiare a occhi chiusi qualsiasi cosa con un alone verde. Ma con un pizzico di buonsenso e un occhio più allenato, si può evitare lo spreco inutile.