Questo è il miglior ristorante stellato della Romagna | La guida Michelin ha fugato ogni dubbio: gusti spettacolari tra tradizione e innovazione

Stella michelin

Stella Michelin (Web) - Romagnaatavola

La tradizione emiliano-romagnola incontra l’innovazione gastronomica: ecco i ristoranti premiati dalla Guida Michelin per l’anno 2025.

La settantesima edizione della Guida Michelin Italia ha acceso i riflettori sull’Emilia-Romagna, protagonista assoluta della cerimonia ospitata al Teatro Pavarotti-Freni di Modena. Un evento atteso da appassionati, chef e addetti ai lavori, che quest’anno ha assunto un valore simbolico ancora più forte. Sul palco, la conduttrice Giorgia Surina ha ricordato la resilienza del territorio, più volte colpito dalle alluvioni nell’ultimo anno e mezzo, rendendo omaggio alla forza delle comunità che continuano a ricostruire e ripartire.

Presenti anche le istituzioni, con l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi che ha esteso il pensiero alle popolazioni europee recentemente colpite da emergenze climatiche. In questo clima di riconoscenza e rilancio, la Michelin ha presentato le sue nuove stelle, celebrando una regione che continua a distinguersi per creatività, tradizione e qualità gastronomica.

Nuove stelle, conferme e premi speciali: l’Emilia-Romagna brilla nella guida 2025

L’Italia ottiene complessivamente 36 nuove insegne stellate nella guida 2025: un nuovo Tre Stelle, due nuovi Due Stelle e trentatré ristoranti premiati con la prima stella. Undici locali conquistano invece la Stella Verde dedicata alla sostenibilità. Il totale nazionale scende a 393 ristoranti stellati, con diciassette realtà che perdono il riconoscimento, tra cui La Casa di Eraclio a Codigoro.

Se il dato nazionale segna un lieve arretramento, l’Emilia-Romagna vive invece un anno particolarmente positivo. Spicca, come sempre, la conferma delle tre stelle dell’Osteria Francescana di Massimo Bottura, che resta tra i simboli assoluti della cucina d’autore a livello mondiale. Ma la vera novità è rappresentata dalle quattro nuove stelle che arricchiscono il firmamento regionale, premiando giovani chef, progetti innovativi e nuove aperture già amatissime dal pubblico.

Le new entry premiate con una stella Michelin sono:

Ancòra a Cesenatico, guidato dal resident chef Marco Garattoni, che porta in tavola ricerca, identità e sapori marini rielaborati con eleganza.

Alto a Fiorano Modenese, lo spazio contemporaneo firmato dallo chef Mattia Trabetti, capace di coniugare tecnica, creatività e un raffinato gioco di consistenze.

Ristorante del Lago a Bagno di Romagna, diretto dal giovanissimo Simone Bravaccini, under 30 che conquista la guida con una cucina pulita, precisa e fortemente legata al territorio appenninico.

Al Gatto Verde di Modena, la nuova creatura di Massimo Bottura, che si aggiunge all’universo Francescana con un concept innovativo e una proposta gastronomica già predestinata al successo.

A distinguersi è anche la chef Jessica Rosval, canadese classe 1985 e allieva di Bottura, che conquista la Stella Verde Michelin per la sua attenzione alla sostenibilità e per un approccio alla cucina etico e consapevole, sempre più centrale nella filosofia della guida.

Piatto
Ristorante (Fonte: Unsplash) – Romagnaatavola

Targa speciale, tradizione e futuro: la Michelin celebra un’icona della ristorazione emiliana

La cerimonia modenese ha riservato un momento di grande emozione con la consegna di una targa speciale ad Arnaldo – Clinica Gastronomica di Rubiera. Il locale è l’unico in Italia ad aver mantenuto la sua stella Michelin sin dalla prima edizione, un primato che testimonia continuità, cura e una tradizione gastronomica capace di rinnovarsi senza perdere autenticità.

A ritirare il riconoscimento è stato Roberto Bottero, nipote ed erede del fondatore, accolto da un applauso affettuoso da parte di chef e pubblico. Un premio che non celebra solo un ristorante, ma un pezzo di storia della cucina italiana, capace di tramandare cultura gastronomica e identità territoriale per generazioni.

Fra conferme eccellenti, nuovi talenti e premi alla tradizione, l’Emilia-Romagna si conferma così una delle regioni più vivaci della scena culinaria nazionale, un luogo dove innovazione e memoria continuano a nutrirsi a vicenda. La guida Michelin 2025 lo ribadisce con forza: qui la cucina non è solo tecnica e creatività, ma un linguaggio che racconta persone, terre e storie destinate a lasciare il segno.