Regali a cena | Portare il vino è il più grande errore che tu possa fare: hai sempre sbagliato, ecco perché

Portare un regalo a cena? Se il vino è sconsigliato, una piantina è il gesto ideale. Scopri le regole del galateo e le rare eccezioni per non sbagliare mai con i padroni di casa.

Regali a cena | Portare il vino è il più grande errore che tu possa fare: hai sempre sbagliato, ecco perché
Regali a cena | Non portare vino agli ospiti: Il motivo che ti farà rifletterePortare un regalo a cena? Se il vino è sconsigliato, una piantina è il gesto ideale. Scopri le regole del galateo e le rare eccezioni per non sbagliare mai con i padroni di casa.

Quando si è invitati a cena, la questione del regalo è spesso fonte di dubbi. Un piccolo pensiero per ringraziare chi ci ospita è un gesto di cortesia quasi universale, ma attenzione a non cadere in errori di galateo che potrebbero mettere in imbarazzo il padrone di casa. La consuetudine di portare una bottiglia di vino è molto diffusa, eppure, secondo gli esperti, si tratta di una scelta che andrebbe ponderata con attenzione, se non addirittura evitata. Samuele Briatore, presidente dell’Accademia Italiana di Galateo e coordinatore del Master in Cerimoniale, Galateo ed Eventi istituzionali alla Sapienza di Roma, è molto chiaro su questo punto: portare vino può essere un gesto scortese e potenzialmente problematico per chi ci accoglie.

Perché il vino è un regalo inopportuno?

Perché il vino è un regalo inopportuno?

Quando il vino si rivela un regalo davvero inopportuno.

 

La ragione principale per cui il galateo sconsiglia di presentarsi con una bottiglia di vino è legata alla possibilità di mettere in difficoltà chi ci ospita. «Chi ci ospita potrebbe sentirsi in obbligo di doverlo servire, anche se il vino non si adatta al menù», puntualizza Briatore. Immaginate di aver pianificato un menù specifico, con abbinamenti di vini già pensati, e di ritrovarvi con una bottiglia che non si sposa affatto con le pietanze preparate. Questo crea un disagio non indifferente, costringendo il padrone di casa a scegliere tra la cortesia di stappare il vostro regalo e la coerenza del proprio menù. Il galateo, infatti, non impone affatto di “disobbligarsi” con un regalo, ma se si desidera farlo, l’omaggio dovrebbe essere un piccolo segno di gratitudine che non interferisca con i preparativi. In generale, andrebbero evitati tutti quei cibi e bevande (intere portate incluse) che potrebbero sovrapporsi o intralciare il pasto già organizzato. Una piccola piantina, per esempio, rappresenta un’alternativa eccellente: è un gesto gentile, non impegna il padrone di casa a utilizzarla immediatamente e arricchisce l’ambiente con un tocco di verde.

Le rare eccezioni alla regola del galateo

Le rare eccezioni alla regola del galateo

Quando il galateo sorprende: le rare eccezioni che infrangono la regola.

 

Come in ogni regola di buona condotta, esistono delle eccezioni, e il galateo non fa differenza per il vino. Le circostanze in cui portare una bottiglia diventa accettabile, o addirittura gradito, sono fondamentalmente due. La prima riguarda il grado di confidenza con chi ci ospita: «Se si è in confidenza con chi ci ospita, via libera alle bollicine, ancora meglio se portate già fredde: sono perfette da stappare subito, per ogni tipo di aperitivo», spiega Briatore. In questo caso, la formalità si allenta e la spontaneità prevale, rendendo un brindisi con bollicine un’aggiunta festosa e senza impegni forzati. L’altra eccezione è specifica per i veri intenditori di vino. Se i padroni di casa sono noti appassionati ed esperti del settore, allora si può osare con una bottiglia d’annata o di pregio. Tuttavia, anche qui c’è una sottile differenza: «In questo caso si può regalare una bottiglia d’annata, da non aprire subito, ma da conservare in cantina», sottolinea l’esperto. L’intento non è quello di farla consumare sul momento, ma di arricchire la loro collezione, dimostrando rispetto per la loro passione. Queste eccezioni dimostrano come la chiave del buon galateo sia sempre l’attenzione al contesto e la considerazione verso chi ci accoglie, evitando ogni potenziale disagio e puntando a un gesto di sincera e discreta gratitudine.