Il Ristorante Albizzi di Cesena: una Nuova Era Gastronomica

Per i residenti di Cesena, il nome “Albizzi” evoca immagini familiari. Si tratta di una graziosa piazzetta, a breve distanza dalla Rocca Malatestiana, che ospita un rinomato ristorante. Nel 2020, questa location ha subito un significativo rinnovamento sotto la guida di Enrico Pasolini, un giovane sommelier cesenate con una solida esperienza nel settore del bartending e del marketing. Pur mantenendo il nome e lo stile minimalista ed elegante del locale, Pasolini ha introdotto una cucina innovativa, finora assente nella zona. “Ho rilevato l’Albizzi – spiega – perché ritengo sia uno dei ristoranti più affascinanti di Cesena, per posizione e design, ma desideravo proporre un’esperienza culinaria inedita”. Questa visione ha guidato la scelta accurata del personale, dallo chef Giancarlo Negretti al team di sala. L’obiettivo principale è offrire al cliente non solo un pasto, bensì un’esperienza coinvolgente e memorabile. “Vogliamo che i nostri ospiti si sentano come a casa”, sottolinea Pasolini, un intento comune a molti ristoratori romagnoli, ma che qui raggiunge un livello superiore. Oltre all’impiego di materie prime di altissima qualità, l’attenzione al servizio è impeccabile. “Investo molto nella formazione del personale – spiega Enrico – organizzando incontri periodici tra cucina e sala per favorire la coesione di squadra e la condivisione delle informazioni”. Questa sinergia si estende anche alla selezione degli ingredienti: circa due volte al mese, il team visita direttamente i produttori per assicurare la qualità e tracciabilità dei prodotti. “È parte integrante della mia filosofia – afferma Pasolini – la conoscenza diretta del processo produttivo permette al personale di sala di illustrare con maggiore entusiasmo e competenza i vini, regalando al cliente un’esperienza a 360 gradi”. La cucina creativa dell’Albizzi, radicata nella tradizione e nel territorio, offre un’ampia gamma di proposte, spaziando dalla cucina regionale a quella internazionale, con una particolare attenzione alle eccellenze. Il menu, che cambia stagionalmente, rispecchia le tipicità cesenati, privilegiando i piatti di mare in primavera ed estate e le carni in autunno e inverno. Sono inoltre sempre disponibili opzioni vegetariane. “Il menu è studiato per soddisfare le esigenze e le diverse fasce di prezzo dei nostri clienti”, precisa Enrico. Un percorso degustazione a scelta libera, dove l’ospite può affidarsi al consiglio dello chef anche per gli abbinamenti, è proposto assieme a fuori menu periodici basati sulla disponibilità di ingredienti freschi e locali. L’aperitivo, con una ricercata selezione di cocktail, è un altro punto di forza, con la possibilità di gustarli per tutto il pasto. È inoltre disponibile il menu “Estrapola”, che permette di creare il proprio percorso degustazione scegliendo liberamente dal menu à la carte. L’impegno dell’Albizzi va oltre l’aspetto puramente culinario. L’attenzione alla riduzione degli sprechi è un elemento distintivo: “Utilizziamo al massimo gli ingredienti, recuperando gli scarti – sottolinea Enrico – ad esempio, nel menu attuale, le bucce delle melanzane della millefoglie vengono fritte e utilizzate come decorazione, mentre quelle dei pomodorini vengono essiccate e ridotte in polvere.” Completa l’offerta una carta dei vini di circa 200 referenze, frutto di un’accurata ricerca che integra la selezione preesistente. “Ho voluto partire dalle eccellenze locali per poi ampliare la ricerca a livello nazionale e internazionale”, spiega Enrico, che con il suo staff visita personalmente le cantine alla ricerca di etichette di pregio. “E poi c’è Ferrari, una scelta che, pur potendo sembrare ovvia, ha un valore speciale per me, dato che la cantina è stata oggetto della mia tesi di laurea”. In conclusione, cenare all’Albizzi è molto più di un semplice pasto; è un’esperienza sensoriale che narra storie di passione, ingredienti di qualità, persone e produttori, un’occasione per staccare dalla quotidianità e immergersi in un’atmosfera unica.