Un Maestro del Gin: Roberto Marton e la sua Alchimia di Sapori

Un Maestro del Gin: Roberto Marton e la sua Alchimia di Sapori

Romagna a Tavola esplora non solo il mondo culinario, ma anche quello delle bevande. Oggi, ci concentriamo su distillati d’eccellenza, esempi di qualità e produzione italiana: il Roby Marton Gin, tra i primi gin premium non filtrati in Italia, creato dall’omonimo artista del gusto, Roberto Marton. La sua storia inizia con un’esperienza lavorativa in una società di rum, durante la quale frequenti viaggi a Barcellona, nel 2007, lo immergono nella nascente tendenza del gin tonic. L’intuizione di riprodurre questo successo in Italia, creando un gin di altissima qualità e distintivo, prende forma dopo anni di meticolose ricerche, culminando nel 2013 con il lancio del Roby Marton Gin. Marton, un artigiano e ricercatore di aromi, supervisiona personalmente ogni fase del processo, dalla selezione delle botaniche e degli ingredienti, alla loro provenienza, fino alla distillazione, ricercando la massima qualità delle materie prime. Questa dedizione affonda le radici in una profonda passione per i distillati, nata nell’infanzia tra i profumi e i colori dei liquori nella sua terra natale, il Veneto, e ulteriormente alimentata dall’amore per i boschi ricchi di bacche, arbusti e foglie. Le spezie vengono acquistate stagionalmente, in quanto le loro proprietà aromatiche variano nel tempo. Questa scelta comporta leggere differenze di gusto a seconda dell’annata, dell’origine delle botaniche, e persino del luogo di coltivazione del ginepro. Queste sottili sfumature, impercettibili al consumatore medio, sono invece apprezzate da palati esperti, conferendo al prodotto una sua unica firma aromatica, in base alla stagione di produzione. Per questo, l’etichetta del Roby Marton Gin è “millesimata”, riportando l’anno di produzione, un dettaglio unico nel settore dei distillati aromatizzati, paragonabile all’etichetta di un vino pregiato. La storica distilleria Monte Grappa, a Bassano del Grappa, collabora con Marton dal 2012, dedicandosi quasi esclusivamente alla sua produzione. Questa scelta, come sottolinea Marton, garantisce un’attenzione maniacale ad ogni passaggio, incrementando il valore del marchio. L’elaborazione del Roby Marton Gin è una vera magia: per il 90% deriva da una distillazione di alcool di grano e ginepro, mentre il restante 10%, l’anima del prodotto, è frutto di una “cold compound”, un’infusione a freddo di 11 spezie. Dopo la distillazione del ginepro, le spezie vengono infuse, lasciando che l’alcool ne estragga le essenze e i profumi. La natura stessa del processo garantisce un risultato sempre unico, pur mantenendo la coerenza della ricetta. Questa artigianalità rende il Roby Marton Gin un prodotto speciale ed esclusivo, un gin fortemente speziato, ben strutturato, elegante, complesso e persistente a 47°. Il suo colore giallo paglierino leggermente torbido, dovuto all’assenza di filtrazione e chiarificazione (subisce solo una microfiltrazione per eliminare i residui delle spezie), conferisce un’ulteriore sensazione di “fatto a mano” e ne aumenta la riconoscibilità. Sebbene oggi i gin non filtrati siano più comuni, all’inizio del suo percorso, il brand si distingueva per questa caratteristica, in un mercato con pochissimi competitor. Anche la degustazione è coerente con i valori del brand: oltre alla classica miscelazione con acqua tonica, è pensato per essere gustato liscio, “on the rocks”. A differenza di altri gin, come il London Dry, che da solo può risultare troppo secco, il Roby Marton Gin si presta volentieri a questo stile di consumo, creando un concetto di prodotto che trascende la tendenza del gin-tonic, una scelta lungimirante in un periodo, il 2012, in cui il fenomeno del gin tonic era ancora emergente. La creatività di Marton ha dato vita anche all'”Italian Mule”, un long drink registrato, per garantire una ricetta uniforme in tutto il mondo. Un twist sul Moscow Mule, sostituendo la vodka con il Roby Marton Gin, lime e ginger beer Pimento (molto piccante), con l’aggiunta opzionale di menta, e servito nell’iconico bicchiere di latta. L’offerta di Marton si è poi ampliata con altre creazioni. Il Roby Marton Gin White Label, una limited edition nata da un “errore”, presenta una quantità doppia di spezie, risultando ambrato e con aromi più intensi. Il Col55 Limited Edition, vincitore di una Double Gold al The San Francisco World Spirits Competition (SFWSC), è un gin a doppia distillazione del ginepro, prima con la cold compound e poi in alambicco. Il Tonka Gin, con l’aggiunta della fava tonka sudamericana, dalle note di vaniglia e mandorla, è un distillato elegante e seducente, ideale da degustare puro, ed è considerato uno dei gin più costosi al mondo a causa della sua complessità e della limitata produzione annuale (circa 600 litri). La linea Big Gino offre una serie di gin artigianali, alternative valide ai gin commerciali di fascia bassa, disponibili in diverse varianti di gusto. Infine, il Rabitt, un bitter vegano premiato al The San Francisco World Spirits Competition come miglior bitter al mondo, è prodotto con radicchio tardivo proveniente dall’azienda agricola di Marton nel trevigiano, un prodotto a km zero, certificato vegano in ogni sua componente (vetro, etichetta, colla), senza coloranti, allergeni e conservanti, e con una schiuma densa pur essendo privo di addensanti chimici. La storia di Roberto Marton è quella di un vero alchimista moderno, in cui passione, talento e tenacia si combinano per creare prodotti che uniscono tradizione e innovazione, territorio e natura, e soprattutto, l’italianità e una storia coinvolgente da raccontare. Provateli.