Un Dolce Viaggio nel Tempo: Storia e Varietà del Torrone

Un Dolce Viaggio nel Tempo: Storia e Varietà del Torrone

L’esatta origine del torrone rimane avvolta nel mistero, un enigma che affascina gli storici della gastronomia. Come spesso accade per le prelibatezze antiche, le sue tracce si ritrovano in diverse culture culinarie, rendendo difficile stabilire con certezza la sua patria d’origine. Ipotesi contrastanti lo collocano tra le specialità romane o arabe, ma a prescindere dalla sua genesi, il torrone, in tutte le sue declinazioni, si è saldamente integrato nelle nostre tradizioni culinarie, diventando per molti un simbolo indiscusso delle festività natalizie e dei ritrovi familiari. Cremona, però, è universalmente riconosciuta come la sua “patria adottiva”. Una data significativa nella storia del torrone è il 25 ottobre 1441, giorno delle nozze tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, in cui i pasticceri di corte crearono un dolce a forma di “Torrazzo”, la celebre torre campanaria cittadina, dando così origine alla tipica forma parallelepipeda che persiste ancora oggi. La sua antica popolarità, però, probabilmente deriva dalla sua praticità di conservazione e dalla semplicità degli ingredienti: nocciole (che, essiccate, si mantengono per un anno), miele e farina, tutti elementi facilmente reperibili e di lunga durata, un aspetto fondamentale in un’epoca pre-refrigerazione. Oggi, la varietà è sconfinata. Si può operare una prima distinzione tra torroni duri e morbidi, poi distinguere tra quelli a base di mandorle o di nocciole. Agli ingredienti originali – uova, zucchero, miele e frutta secca – se ne sono aggiunti numerosi altri, sia nell’impasto che nella copertura, dando vita a infinite combinazioni: torroni al cioccolato, con pistacchi, ricoperti di pasta di mandorle, e molte altre ancora. Infine, un invito a scoprire la propria varietà preferita: a ciascuno il suo torrone!