Delizie ittiche della Riviera Romagnola: Cinque perle culinarie

Delizie ittiche della Riviera Romagnola: Cinque perle culinarie

La gastronomia romagnola, celebre per pasta fresca, salumi e formaggi di antica tradizione contadina, cela un tesoro marino lungo la costa adriatica. Ricette tramandate da generazioni di pescatori, sfruttando il ricco pescato locale, creano piatti unici e saporiti. I passatelli, pasta all’uovo tipica, sebbene classici con il brodo di carne, trovano una variante estiva irresistibile nei ristoranti di Rimini e Riccione: un invitante condimento di pesce e frutti di mare, ideale con un bianco fresco. La preparazione, seppur richieda manualità (o uno schiacciapatate!), è ampiamente ripagata dal risultato, un’alternativa raffinata alla solita pasta al tonno. Il brodetto, anticamente piatto dei pescatori per consumare il pescato meno pregiato, è oggi un vanto della cucina costiera, preparato esclusivamente con pesce fresco di stagione e di alta qualità. La versione “alla Portocorsinese”, registrata nel 2006 dall’Accademia Italiana della Cucina, è particolarmente rinomata. Gli strozzapreti, un altro formato di pasta romagnola, si prestano sia a condimenti di carne che di mare; tra le versioni più tipiche, spicca il sugo alle canocchie, crostacei abbondanti nei fondali romagnoli, meno comuni altrove. Le “poveracce”, o “puràz”, sono vongole lupino, tipiche di Cattolica, che nelle trattorie e nei ristoranti di alto livello vengono servite semplicemente con pane bruschettato, aglio, olio e prezzemolo (alla marinara), oppure usate per un sughetto bianco per gli spaghettoni. Infine, nella provincia di Forlì-Cesena, il baccalà alla romagnola, preparato con cipolla, aglio, sale, pepe e limone, rappresenta una ricetta antica e semplice, nata dalla tradizione di acquistare il baccalà alle fiere e prepararlo per il venerdì.