I ristoranti migliori dell’Appennino Romagnolo: ce n’è davvero per tutti i gusti

Tavolo di ristorante

Ristorante (Fonte: Unspash)-Romagnaatavola

L’Appennino Romagnolo, dal punto di vista culinario, è tutto da scoprire. Ecco tre dei migliori ristoranti che ospita.

Che in Romagna si mangi bene – praticamente (quasi) ovunque – è chiaro a tutti. Ma scovare i ristoranti migliori, tra le tante proposte, non sempre è facilissimo.

C’è chi preferisce mangiare in città, chi in campagna, ma pochissimi parlano della zona collinare tra la Romagna e la Toscana che, tra borghi e foreste, pullulano di ristoranti amatissimi e frequentatissimi.

Parlando con CiboToday, Gianluca Gorini – chef stellato, classe ’83, nato a Pesaro, ma cittadino oggi di Bagno di Romagna, dove ha aperto il suo locale, daGorini – ha espresso le sue preferenza sui locali migliori della zona. Ecco cosa ne è venuto fuori.

Piccolo spoiler: ce n’è letteralmente per tutti i gusti.

I ristoranti migliori delle colline romagnole

Il primo ristorante menzionato dallo chef è Terre Alte, situato a Longiano – sul primo Appennino tra Cesena e Rimini, a soli dieci minuti da Cesenatico – “un’icona della ristorazione del territorio emiliano-romagnolo, dove è il pesce che regna sovrano”, come si legge sul sito. La location è di tutto rispetto: dalle ampie vetrate si apre la vista sulla costa Adriatica, rendendo così il locale così una perfetta via di mezzo tra mare e collina. Nato nel lontano 2002 grazie alle sapienti mani di Michele e della sua compagna Francesca, negli anni il ristorante è diventato un punto di riferimento nella zona. Come abbiamo anticipato, il menù è prettamente a base di pesce: ogni giorno il proprietario personalmente si reca al mercato ittico di Cesenatico per visionare, selezionare ed acquistare il miglior pescato che il mare Adriatico offre. Ma non finisce qui, perché a completare l’esperienza ci pensa la cantina, nata dalla passione dello stesso Michele per il vino e composta da un’accurata selezione di etichette nostrane e non.

Il secondo ristorante menzionato da Gianluca Gorini è l’Osteria dei Frati, a Roncofreddo, un piccolo borgo sulla collina romagnola tra Rimini e Cesena. Guidato dal 2012 da Giorgio Clementi e Valentina Grandotti – che hanno raccolto l’eredità di Renato Brancaleoni, famoso affinatore di formaggi – oggi il ristorante è amatissimo soprattutto per le materie prime, estremamente ricercate, e per la sua propensione a coniugare tradizione e innovazione. Giorgio è in cucina e nei suoi piatti fa confluire la sua esperienza decennale, mentre Valentine si occupa dell’accoglienza e riesce a rendere l’ambiente familiare e intimo. Come si legge sul sito, “L’Osteria dei Frati, come la cucina, segue le stagioni. In inverno si sta in sala scaldati dalla stufa a legna, nei mesi estivi si cena all’aperto nel rigoglioso giardino o sulla terrazza panoramica con vista sulla riviera romagnola”.

Tavolo di ristorante
Ristorante (Fonte: Unspash)-Romagnaatavola

La terza proposta dello chef

Il terzo ristorante menzionato da Gorini è il Tirabusciò, situato in un antico palazzo del centro storico di Bibbiena, in cui è possibile assaporare i sapori e i prodotti della valle del Casentino. Il locale è relativamente piccolo: vi sono 24 posti, suddivisi in due diverse sale, e la cucina è tipicamente del territorio ma da riscoprire in chiave contemporanea, seguendo il ritmo delle stagioni.

Qui è possibile gustare i prodotti di eccellenza soprattutto casentinesi, insieme ad alcuni presidi slow food, che rappresenta da sempre l’idea di ristorazione dei suoi proprietari. Ad accompagnare i pasti, la carta dei vini esclusivamente toscana e casentinese.