Trent’anni di Sangiovesa: storia, ricette e Romagna in un nuovo libro

Trent’anni di Sangiovesa: storia, ricette e Romagna in un nuovo libro

Per celebrare il trentesimo anniversario, l’Osteria La Sangiovesa di Santarcangelo ha pubblicato “La Sangiovesa – L’osteria di Santarcangelo”, un volume ricco e dettagliato. Curato dallo scrittore enogastronomico Giorgio Melandri, con prefazione del giornalista Luca Somme e fotografie di Maurizio Gjivovich, il libro ripercorre la storia di questo locale emblematico, il suo legame profondo con il territorio romagnolo, le sue tradizioni, la sua arte e la sua cultura. Un progetto che celebra le persone, i volti e le mani che hanno contribuito a creare questa realtà. La sezione finale del libro presenta le ricette iconiche dell’osteria, da piatti tradizionali come la polenta della Valmarecchia con costine e cardi stufati, a raffinate creme. Trent’anni di passione, iniziata dall’amore per la sua terra di Manlio Maggioli, condivisa con il poeta Tonino Guerra. Come raccontato in conferenza stampa da Maggioli stesso, le loro mattine iniziavano con un caffè, seguite da passeggiate per le vie di Santarcangelo, ammirando luoghi come il Palazzo del Conte Nadiani. Quando Maggioli seppe che il Conte intendeva vendere, acquistò immediatamente lo spazio, aprendo La Sangiovesa nel 1990, un luogo dedicato alla gastronomia romagnola tradizionale. Maggioli si impegnò a presentare piatti semplici e autentici, in un’epoca dominata da tendenze culinarie più elaborate, con l’obiettivo di raccontare la storia di Santarcangelo e della Romagna attraverso i suoi prodotti locali e il suo vino. Manlio, nato nel 1931, insieme ai suoi tre figli, Amalia, Cristina e Paolo, sono considerati i custodi di questa storia, con Manlio che ancora oggi supervisiona personalmente la cucina e i piatti speciali. La presenza alla conferenza stampa del sindaco di Santarcangelo, Alice Parma, e del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha sottolineato l’importanza del legame tra La Sangiovesa e la comunità. Per garantire l’alta qualità delle materie prime, La Sangiovesa collabora con la Tenuta Saiano di Montebello, a pochi minuti di distanza, fornendo salumi, olio extravergine d’oliva e vino. Lo chef Massimiliano Mussoni, in cucina da 22 anni, e la sua équipe, elaborano sapientemente questi ingredienti. La Sangiovesa non è solo un’ode alla cucina romagnola; Tonino Guerra ne intuì subito il potenziale come spazio culturale. Maggioli ha fatto riscoprire le antiche grotte del Palazzo Nadiani, arricchendo l’ambiente con pezzi unici realizzati da artigiani locali, come una stufa, grazie al contributo di Guerra. Il libro illustra l’origine dei nomi delle sale, descrive le quattro opere del pittore santarcangiolese Guido Cagnacci (1601-1663) e la suggestiva grotta delle colombaie, con una collezione dedicata all’allevamento dei piccioni, un’idea di Tonino Guerra. “La Sangiovesa ha contribuito a rendere famosa la nostra città”, ha affermato il sindaco Parma. Giorgio Melandri ha concluso la conferenza stampa annunciando un tour italiano in otto tappe per promuovere la Romagna e un’edizione inglese del libro. Il volume è disponibile presso l’osteria e nelle librerie. La scheda dell’osteria è presente nella Guida Romagna a Tavola 2022. 3€ per ogni libro venduto online saranno devoluti alla popolazione ucraina.