Lo chalet il Lago Lungo è l’oasi di pace e buona cucina che mette d’accordo grandi e piccini

Colline Romagnole

Lago Lungo-Romagnaatavola (Fonte: Pagina Instagram de Il Lago Lungo)

Lo chalet il Lago Lungo è il punto di incontro tra buon cibo, intrattenimento e location spettacolare. 

Il cibo, per chi se ne intende, non è solo un pasto: è un’esperienza, che coinvolge tutti i sensi. Il gusto, ovviamente, ma anche l’olfatto, il tatto e, soprattutto, la vista. Perché quest’ultimo senso possa essere soddisfatto non basta un bell’impiattamento: è anche il contorno che fa la differenza.

E lo sa bene Luca Cimatti che ha reso il Lago Lungo un’oasi di piacere e buona tavola. Uno chalet affacciato sul laghetto da pesca tra le colline di Bagno di Romagna: sembra la cornice di una fiaba e invece esiste davvero.

Immaginatelo come il risultato della somma tra un’osteria, uno spazio per pic nic, una braceria a cielo aperto e un’esperienza nel verde.

Ecco cosa c’è da sapere sulla location che riesce a mettere d’accordo proprio tutti.

La nascita dello chalet

Tra i boschi dell’Appennino Tosco-Romagnolo – in provincia di Forlì-Cesena, ma vicinissimo al confine – originariamente sorgeva un piccolo ristorante, in prossimità del laghetto per la pesca sportiva. 5 anni fa però, mentre il mondo era bloccato dalla pandemia e la precedente gestione aveva abbandonato il progetto, Luca Cimatti e i suoi cugini hanno visto in quello spazio un’opportunità e hanno deciso di coglierla.

Nessuno di loro era chef professionista, sia chiaro “anche se di passione sì, e a casa abbiamo sempre cucinato tanto”, eppure tutti loro – compresi gli zii, che si sono aggiunti da non molto tempo – hanno dimostrato che l’unione (soprattutto familiare) fa la forza e che la passione è il vero motore che riesce a smuovere anche le montagne.

Colline Romagnole
Lago Lungo-Romagnaatavola (Fonte: Pagina Instagram de Il Lago Lungo)

Cosa aspettarsi dallo chalet di Bagno di Romagna?

Aperto a pranzo e cena, come abbiamo anticipato, offre cucina tipica del territorio, tra cui il tortello alla piastra servito con crudo nostrano, tagliatelle ai porcini, strozzapreti al ragù, patate con sugo di caccia, tortelli di erbe al burro e salvia, crostini ai fegatini, selvaggina in salmì e carne alla brace, poi dolci come la ciambella, la sfoglia all’uovo.

Ma non finisce qui, perché la famiglia ha deciso di mettere a disposizione degli ospiti sei bracieri, così che ognuno possa scegliere cosa mangiare – tra fiorentina, tagliata di manzo, maiale, pollo e verdure – e possa provvedere da solo alla cottura. Vi è poi anche l’opzione pic nic, particolarmente piacevole sulle rive del lago e con i boschi tutto intorno: si prenota la box (esistono anche quelle vegetariane, gluten free e per bambini) e si riceve un kit completo di tovaglie, cuscini e un piccolo supporto. Inoltre la domenica sera (ma non solo) vi è la possibilità di godere il panorama dal terrazzino, con in mano un calice, un cocktail e qualche stuzzichino, il tutto condito dalla buona musica. Infine, vi è un castagneto, in cui i visitatori possono passeggiare autonomamente facendo raccolta e portandosi a casa tutto ciò che vogliono.