Quattro locali romagnoli hanno ottenuto la Chiocciola nella guida Slow Food

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Ristorante (Fonte:Unsplash)-Romagnaatavola

Quest’anno ben 24 locali emiliano-romagnoli hanno ottenuto la Chiocciola, nella guida Slow Food delle Osterie d’Italia. Di questi, quattro sono romagnoli.

Ogni anno tutti gli appassionati di cucina (e non solo) attendono le guide ai locali d’eccellenza italiani per capire come orientarsi, cosa scegliere, dove andare. Solo negli ultimi giorni ne sono state presentate tre e tra queste la più interessante è senza dubbio la Slow Food alle Osterie d’Italia, giunta alla 36esima edizione.

Fondata nel lontano 1990, la guida fin dal principio ha sempre tenuto conto di tre indicatori: cucina locale nel suo contesto autentico, uso di prodotti di qualità e del territorio, prezzi accessibili ai più.

Sia chiaro: questi capisaldi – oppure linee guida, che dir si voglia – non hanno mai avuto e non hanno oggi l’intenzione di standardizzare l’offerta, che deve restare eterogenea perché nelle diversità si trova l’originalità che rende un’osteria “superiore” rispetto alle altre. Ma hanno senza dubbio ridisegnato il concetto stesso di ristorazione e reso noto che osteria non è sinonimo di scarsa qualità, anzi.

Basti pensare che negli ultimi anni il numero di locali presenti nella guida sta continuando ad aumentare a dismisura e questo è un dato significativo perché indica quanto queste realtà siano solide in Italia.

I locali premiati con il massimo riconoscimento

Sono addirittura 1980 in tutto i locali segnalati nell’edizione 2026: tra questi vi sono ovviamente le succitate osterie, i ristoranti, gli agriturismi, ma anche i cosiddetti ‘locali quotidiani’, sezione inaugurata nell’edizione 2025, che altro non sono che le tipologie ristorative alternative considerate informali (come gastronomie, enoteche con cucina, pastifici), che hanno sempre l’occhio puntato verso il territorio. Lo scorso anno in quest’ultima tipologia rientravano 134 locali, quest’anno il numero è salito a 161.

C’è poi da sottolineare che dei 1980 locali presenti nella guida, 337 sono stati premiati con la Chiocciola – il massimo riconoscimento – che viene assegnata a chi si distingue non solo per la cucina, ma anche per l’ambiente e l’accoglienza. Tra questi, 24 locali sono emiliano-romagnoli: 21 di questi erano già stati premiati nel 2025, gli altri 3 sono new entry. Parliamo de La vecchia scuola a Montese (Modena), La Zaira a Valsamoggia (Bologna) e Ossteria! a Savignano sul Rubicone, nel Cesenate. Prendendo in considerazione tutte e 24 le osterie, comunque, dobbiamo specificare che 20 sono emiliane e 4 romagnole.

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Ristorante (Fonte:Unsplash)-Romagnaatavola

Le osterie romagnole premiate

Quattro osterie romagnole sono state premiate con il massimo riconoscimento, dicevamo, ma quali sono? Una è la storica Baita di Faenza – già premiata tra le altre cose con le ‘Tre Bottiglie’ del Gambero rosso nella guida ai Ristoranti d’Italia 2026 – mentre le altre tre sono tutte situate nella provincia di Forlì-Cesena.

Parliamo dell’ Osteria dei Frati a Roncofreddo (Fc), dell’Ossteria! a Savignano sul Rubicone (Fc) e de La Campanara a Galeata (Fc).