Rimini sorge sulla costa adriatica, nella parte sud-orientale dell’Emilia Romagna.
Quattro sono i fiumi che bagnano Rimini: l’Ausa, il Marano, l’Uso e il Marecchia.
Le frazioni di Rimini sono: Torre Pedrera, Viserbella, Viserba, Rivabella e San Giuliano Mare per il litorale nord e Bellariva,Marebello, Rivazzurra e Miramare per il litorale sud.
Denominata “capitale turistica” della costa romagnola, Rimini è da sempre meta di migliaia di turisti che possono godere di lunghe e attrezzatissime spiagge, interessanti attrattive storiche, tradizionali, artigianali ed enogastronomiche.
I primi insediamenti nel territorio riminesi risalgono al paleolitico inferiore.
Rimini grazie al porto e alle numerose vie di comunicazione del quale godeva divenne ben presto un centro potente e strategico.
Nel 268 a.C. fu fondata la Colonia di Diritto Latino di Ariminum dai Romani.
Numerosi sono i monumenti legati alla presenza dei romani a Rimini: il Ponte di Tiberio, l’Arco d’Augusto, i resti di antiche domus e le mura che si trovano in alcune zone della città.
Famosa la presenza dei Malatesta in territorio riminese durante il Medioevo. Diverse costruzione sono da attribuire a Sigismondo Malatesta: il Tempio Malatestiano, il tempietto di Bramante e naturalmente l’abitazione dello stesso Sigismondo nota comeCastello Sismondo.
Rimini diventerà una delle più importanti località turistiche d’Italia ed Europa nel secondo dopoguerra, grazie alla veloce ricostruzione della città e ad un incremento notevole del settore turistico.
Il Tempio Malatestiano risale all’epoca rinascimentale. Fu la prima opera architettonica di Leon Battista Alberti. Hanno contribuito alla realizzazione di quest’opera altri rinomati artisti quali: Matteo dè Pasti, Agostino di Duccio e Piero della Francesca.
All’interno si possono ammirare numerose opere d’arte. La Cappella degli Angeli o di Isotta racchiude l’arca sepolcrale di Isotta e il crocifisso dipinto su tavola di Giotto. Mentre la Cappella dei Pianeti offre diverse opere di Matteo dè Pasti e Agostino di Duccio.
Eretto nel 27 a.C. in onore di Cesare Ottaviano Augusto. Tra gli archi romani superstiti è il più antico.
l’Arco di Augusto racchiude diversi messaggi a sfondo politico e propagandistico. Un esempio è la fornice centrale, che per le sue dimensioni non poteva essere chiusa da porte e questo rappresentava la pace che si era raggiunta dopo diverse guerre civili.
Si possono, inoltre, ammirare le quattro divinità romane nei quattro clipei: Giove ed Apollo rivolte verso Roma; Nettuno e la Dea Roma rivolte verso l’interno della città.
Oggi l’Arco d’Augusto è uno dei più importanti simboli della città.
Abitazione della Signoria Malatesta. Il castello venne ideato sia come palazzo che come fortezza. Voluto dallo stesso Sigismondo Malatesta da cui prende il nome.
Il castello è composto da quattro parti comunicanti tra loro: il Palazzo di Isotta, il corpo centrale dei servizi, il cortile grande e il Maschio.
Negli ultimi anni ha subìto un’accurata ristrutturazione che ha reso possibile la visita tutto l’anno da parte dei turisti e l’organizzazione al suo interno di eventi culturali.
Il ponte fu progettato ed iniziato da Augusto, predecessore di Tiberio. Venne intitolato a Tiberio perchè fu lui a portare a termine i lavori dopo la morte di Augusto.
Il ponte si presenta ancora oggi in ottimo stato. E’ composto di cinque arcate in marmo istriano e piloni decorati.
Dopo quasi 2000 anni il Ponte di Tiberio viene ancora attraversato dalla viabilità cittadina.
Composto da più di 40 sale che ospitano circa 1500 opere. All’interno del museo si trovano: la Pinacoteca con diverse opere risalenti al ‘300, la Sezione Medievale Moderna e la Sezione Archeologica inaugurata negli ultimi anni.
Nel cortile-giardino si può ammirare il Lapidario Romano.
Romagna a Tavola ha selezionato i Migliori Ristoranti e Trattorie di Rimini e dintorni scelti per qualità dell’ambiente, proposta enogastronomica e servizio.
I Ristoranti, Trattorie ed Osterie di queste zone propongono piatti tradizionali romagnoli, a volte rivisitati in chiave moderna, e piatti della tradizione italiana: piatti di pesce, carni e vegetariani vengono serviti quotidianamente agli ospiti.
Come molte cucine tradizionali italiane, anche quella riminese è caratterizzata dalla “povertà”, sia nelle materie prime utilizzate che nella elaborazione, ciononostante è assolutamente ricca di gusto.
Ovviamente essendo Rimini una città marinare, le sue specialità sono a base di pesce e tra queste ricordiamo il Brodetto.
Nato come piatto povero che i pescatori preparavano e consumavano con i pesci di scarto direttamente sulle barche da pesca, la sua caratteristica base è rimasta quella di utilizzare diverse qualità di pesce fresco che cambiano con le stagioni.
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