I Cappelletti

Cappelletti romagnoli

 

I Cappelletti, da non confondere con i cugini bolognesi Tortellini, sono i principi incontrastati delle tavole romagnole durante le festività, specialmente a Natale.
Ogni azdora ha la sua ricetta segreta che si tramanda di generazione in generazione; chi aggiunge un poco di scorza di limone, chi inserisce un candito nel ripieno e così via. Ci sono diatribe anche sulle dimensioni ideali dei cappelletti.
Il compenso, così si chiama in Romagna il ripieno dei cappelletti, è composto da formaggio tenero, grana e un pizzico di noce moscata. Vi è il divieto assoluto di utilizzare la carne, caratteristica che distingue i cappelletti romagnoli da quelli emiliani.
La ricetta più classica prevede di tuffare i cappelletti appena fatti in una pentola fumante di brodo di carne o di solo cappone.

Ingredienti:

Per la sfoglia:

500 gr. di farina
4 uova
acqua o brodo caldi da aggiungere se l’impasto risulterà ruvido e granuloso.

Per il ripieno:

200 g di formaggio morbido (raviggiolo/squacquerone/stracchino)
200 g di ricotta
150 g di parmigiano grattugiato
un pizzico di noce moscata
un pizzico di sale
un pizzico di pepe
una grattatina di scorza di limone (opzionale)

Preparazione

Per prima cosa preparate il ripieno. In una terrina mescolate bene la ricotta fresca, il formaggio morbido, un pizzico di noce moscata, un pizzico di sale e un pizzico di pepe. Preparate poi la sfoglia e tagliatela ancora umida in tanti quadrati, di circa 4 cm. per lato.
Mettere al centro un cucchiaino di ripieno, ripiegare il quadrato a metà fino ad ottenere un triangolo chiudendo bene con le dita gli orli. Unite poi le due estremità dando la classica forma del cappelletto (senza buco in mezzo!)

Ecco qui come fare il brodo.

 

Brodo all’uso di Romagna

 


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