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Domenica al museo a Bellaria Igea Marina

Torre Saracena - Bellaria

 

Oggi vi suggeriamo una visita a Bellaria Igea Marina (RN) dove in primavera ed in autunno è possibile visitare i musei cittadini anche la domenica pomeriggio. La Torre Saracena con il Museo delle Conchiglie, Noi. Museo della Storia e della Memoria, La Casa Rossa di Alfredo Panzini e il Museo Radio d’Epoca.

Torre Saracena e il Museo delle Conchiglie

La Torre di Bellaria è stata edificata nel 1673 (sec. XVII) dalla Camera Apostolica nel piano di fortificazione della costa, unica rimasta con i caratteri originali delle sei presenti a tre piani coperti a volta e con scala a chiocciola interna. Ai piani superiori dell’edificio è allestita la collezione malacologica, con reperti in parte provenienti dalla raccolta Desideri di Roma acquistata dal Comune di Bellaria Igea Marina. Si tratta di una cospicua serie di conchiglie, molluschi, scheletri di organismi marini, madreporari, echinodermi, crostacei, corazze di tartarughe.

Noi. Museo della Storia e della Memoria

Il macello pubblico è stato costruito nel 1926 mantenendo questa destinazione fino alla fine degli anni ‘70. Da febbraio 2017 è sede di Noi. Museo della Storia e della Memoria di Bellaria Igea Marina. Il Museo presenta la storia delle origini di Bellaria Igea Marina, rese tangibili dall’esposizione di oggetti, documenti e testimonianze.

Il Museo è stato arricchito con una sezione dedicata al popolamento antico della nostra costa, nello specifico in epoca romana, quando si verificò sul territorio il proliferare di edifici rurali ed infrastrutture quali strade e ponti. Tra i reperti esposti, il più significativo sarà senza dubbio l’emblema centrale del pavimento a mosaico, recentemente restaurato, databile tra la fine del III e la metà del IV secolo d.C. e riferibile ad una villa urbano-rustica rinvenuta in Bordonchio, antico snodo della via litoranea Popilia.

Museo-Radio-Epoca-Bellaria

Museo Radio d’Epoca

Il Museo Radio d’Epoca ospita oltre 140 radio degli anni ’30, organizzate in una esposizione che racconta l’evoluzione di questa importante tecnologia. Tante le rarità esposte, tra cui una Radio Marelli 1929, una Crosly del 1930, una radio rurale del 1933, “La voce del padrone”, grammofoni del 1940 e tanti altri esemplari sempre degli anni 1930.

La Casa Rossa di Alfredo Panzini

La Casa Rossa si innalza su una duna di sabbia, e dalle sue finestre un tempo si vedevano il mare e le colline di Romagna. Oggi è ricompresa tra la Ferrovia e il Parco, con accanto costruzioni senza soluzione di continuità. E’ la villa – acquistata nel 1909 – dove lo scrittore Alfredo Panzini (Senigallia 1863-Roma 1939) trascorse con la famiglia molta parte dei suoi anni soprattutto in estate.

Restò a lungo in disuso finché un ottimo restauro e uno straordinario allestimento dal 2007 l’hanno riaperta al pubblico. La casa stessa è un Museo che sui quattro lati ha i resti delle ceramiche incastonate che riportano con i titoli delle principali opere di Panzini.

Apertura:
da metà giugno a metà settembre: tutti i giorni dal lunedì al sabato, ore 21 – 23
Domenica chiuso
Negli altri periodi dell’anno su prenotazione per scuole e gruppi.


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