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Gli auguri di Romagna a Tavola News

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Fino ad ora abbiamo sempre parlato di cosa portare in tavola. Ci sono però altre tradizioni che rendono unico il Natale in Romagna. Sono piccole abitudini fatte di amicizia e di condivisione. Rappresentano il senso di appartenenza e il sentire comune degli abitanti della nostra terra.

Sono quel qualcosa in più che a volte è difficile descrivere a parole perché bisogna esserci per capirlo. In particolare mi riferisco a quei riti di cui si è persa l’origine precisa, ma senza i quali le feste non sarebbero le stesse. Sto pensando al vin brulè consumato insieme la sera della Vigilia, in genere dopo la messa di mezzanotte.

Al ceppo di Natale da bruciare lentamente, tenendolo vivo fino al primo dell’anno e attizzandolo regolarmente per far sprizzare le scintille che portano fortuna.
Alla tombola nella piazza fatta insieme al resto del paese, per scambiarsi gli auguri a viva voce e scaldarsi in un comune abbraccio.
Al Buon Natale, detto di persona, il 25 Dicembre a parenti e amici portando in dono anche solo un piccolo pensiero.
Alla visita al presepe di cui ogni singola località va fiera, da quello di sale a quello di sabbia, dal presepe sulle barche a quello sott’acqua.

Sono quei piccoli gesti che, anche nell’era 2.0, nessun messaggio sms, whatsapp, Facebook o quant’altro potrà mai sostituire. Si chiama calore umano!

I nostri migliori Auguri di un Sereno Natale dalla Redazione di Romagna a Tavola


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